Rende, Viteritti all’ultima curva fa sbandare la Reggina. Al Granillo è 1-1
Viteritti salva il Rende al 94′ e lo porta al nono posto. La Reggina era passata in vantaggio nel recupero del primo tempo con Bellomo. Il bel calcio non sempre paga. Puoi gestire tatticamente la partita, ma chi ti sta di fronte può lo stesso sfilarti tutto il tesoro per il quale hai potuto lottare
Viteritti salva il Rende al 94′ e lo porta al nono posto. La Reggina era passata in vantaggio nel recupero del primo tempo con Bellomo.
Il bel calcio non sempre paga. Puoi gestire tatticamente la partita, ma chi ti sta di fronte può lo stesso sfilarti tutto il tesoro per il quale hai potuto lottare ostinatamente e il tuo avversario ha fruito dei tuoi singolari errori. Ma ciò sarebbe un tantino ingiusto. Ecco dunque la tenacia “modestiana” ha battuto un colpo d’orgoglio nel finale (Viteritti) e il ritorno sulle rive del Campagnano sarà meno amaro rispetto a quanto stava per succedere. Davanti le telecamere di Rai Sport gli uomini di Modesto mettono un mattoncino in più in termini di continuità di risultati. Serviva tornare con qualcosa tra le mani dallo Stretto. L’effetto abbagliante della bellezza di Scilla stava per “soggiogare” i biancorossi, destati dalla marcatura dell’acrese Viteritti. In classifica il Rende scala di posizioni superando la Cavese. Ora il club è nono con 36 punti
Le scelte dei due allenatori
Alla fine Modesto ha trattenuto in panchina Minelli, Zivkov e Savelloni (ancora infortunato), schierando dall’inizio Bei (Germinio terzo di difesa a destra), Blaze e Borsellini. Attacco confermato: Borello-Negro-Vivacqua. Massimo Drago, che si ritrova contro un ex calciatore avuto a Crotone, dietro a Baclet dispiega un trio sulla carta formidabile per la categoria: Doumbia-Bellomo-Tulissi.
Obrigado Davide
Anche il Granillo si ferma al 13esimo minuto di gioco, quando sul maxischermo dello stadio appare la foto di Davide Astori, calciatore ex capitano della Fiorenina, deceduto il 4 marzo dello scorso anno in una camera di un albergo di Udine.
Pressing biancorosso
Il Rende azzanna gli avversari. Franco e Awua, secondo il vangelo modesti ano, si agganciano ai registi amaranto, De Falco e Marino, limitandone l’azione. I frutti crescono a velocità orbitale: dopo circa 180 secondi, Confente respinge un tiro e Vivacqua a due passi manda fuori a fil di palo. Non solo il cervello della Reggina viene “bloccato”, ma anche le “spalle”. I difensori locali vengono quasi costretti all’errore. Al 19’ Viteritti tenta il tiro in diagonale, ma Confente si allunga e devia in angolo. In campo solo i biancorossi con sporadiche presenze amaranto. Alla fine del primo tempo, nonostante il vantaggio di Bellomo, il computo dei tiri è di 6 a 3 in favore degli ospiti.
Bellomo sul gong
Ebbene si, la Reggina è riuscita ad uscire dal guscio della propria metà campo arrivando quasi sul gong del primo tempo a sopravanzare con la marcatura di Nicola Bellomo. Avanzato il baricentro, i tre fantasisti antistanti la mediana fanno fruttare le loro doti. Al 37’ Tulissi, solo davanti a Borsellini, calcia troppo alto. L’esterno atalantino si ripete al 44’. Cross di Doumbia, stacco di testa di Tulissi ma grande parata sulla linea del portiere friulano. Il treno delle azioni ha una direzione precisa, il 47’: Baclet, sfuggito a Bei, manda a vuoto Germinio e solidarizza con Bellomo dandogli la possibilità di calciare dentro le reti biancorosse.
Controllo amaranto… ma
La tenaglia è più che aperta di un lieve pertugio. Ampliandosi sul campo, i Drago boys di problemi ne creano. Lasciando l’impostazione al Rende, dando a Cesare quel che è di Cesare, una volta ottenuto il controllo si avventano, pugnale alla mano, sulla schiena biancorossa. Awua all’11’ è costretto a fermare con un fallo l’incursione centrale di Tulissi e dall’altra parte, Doumbia è un cliente difficile per Blaze e Sabato. Vallo a spiegare che poi ha sempre ragione… Intanto chi non ha torto è Borsellini. Al 36’ nega il raddoppio dei padroni di casa respingendo il tiro di Tassi, che pecca di egoismo. Prima di questa occasione (34’) Viteritti viene atterrato da Procopio (che non viene punito con il secondo giallo) sulla linea dell’area di rigore. Robilotta inizialmente indica il dischetto, ma una precisazione dell’assistente lo fa rettificare concedendo il calcio di punizione dal limite calciato da Franco (pallone dritto sulla barriera). Cost to cost. Il Rende, non riuscendo a sfondare centralmente, ci prova dalla distanza: prima Sabato (pallone di poco alto) poi Awua (stesso esito). Prima dello scadere la sorte concede a Tassi una seconda chance. Macché? Borsellini ha deciso che non devi segnare e non segni: l’attaccante amaranto lanciato solissimo a rete si vede deviare ancora una volta una sua conclusione.
...sbagliato non chiuderla
E quanto doloroso fu l’impervio Tassi, si ricorderà. Non chiudere la partita del vantaggio lieve è assai rischioso. Sul finale, come Bellomo nel primo tempo, Viteritti (traversone di Sabato, sponda e assist di testa del ritrovato Actis Goretta) gelò il pubblico presente. (Giulio Cava)
Il tabellino di Reggina-Rende
REGGINA (4-2-3-1): Confente 6; Kirwan 6, Conson 5,5, Gasparetto 5, Procopio 5; De Falco 5,5 (26’ st Strambelli 5,5), Marino 6 (31’ st Franchini sv); Tulissi 7 (26’ st Zibert 5,5), Bellomo 6,5 (32’ st Sandomenico sv), Doumbia 6; Baclet 6,5 (19’ st Tassi 5). A disp.: Farroni, Seminara, Salandria, Pogliano, Redolfi, Martiniello, Solini. All.: Drago 6.
RENDE (3-4-3): Borsellini 7; Germinio 6, Bei 5,5, Sabato 6,5; Viteritti 7, Franco 6, Awua 5,5, Blaze 5(14’ st Zivkov 6); Borello 5,5 (27’ st Actis Goretta 6), Negro 6, Vivacqua 5,5. A disp.: Savelloni, Palermo, Maddaloni, Calvanese, Laaribi, Bonetto, Brignoli, Leveque, Giannotti. All.: Modesto 6,5
ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina
MARCATORI: 45’+2 pt Bellomo (Reg), 45’+4 st Viteritti (Ren)
NOTE. Campo non in buone condizioni. Ammoniti: Procopio (Reg), Viteritti, Awua (Ren). Recuperi: 2’ pt – 5’ st