Mendicino, Francesca Reda si candida a sindaco
Francesca Reda, attuale consigliere comunale e candidata a sindaco di Mendicino in vista delle prossime elezioni amministrative del 26 maggio, parla del futuro politico. «L’obiettivo è togliere Mendicino da questa palude. Siamo pronti a metterci in gioco per opporci a una politica miope, degli inciuci, che ha avuto il solo scopo di esaltare il narcisismo
Francesca Reda, attuale consigliere comunale e candidata a sindaco di Mendicino in vista delle prossime elezioni amministrative del 26 maggio, parla del futuro politico.
«L’obiettivo è togliere Mendicino da questa palude. Siamo pronti a metterci in gioco per opporci a una politica miope, degli inciuci, che ha avuto il solo scopo di esaltare il narcisismo e il loro io egocentrico, priva di contenuti e senza alcuna prospettiva futura».
Le dichiarazioni di Francesca Reda
«Siamo un gruppo “Senza pressa, senza muri”, nato il 29 settembre 2016. “Senza pressa” perché non avevamo fretta di metterci in gioco politicamente, ma volevamo coinvolgere i cittadini, le associazioni e dare voce alle loro esigenze, confrontarci su idee, progetti da mettere in campo. “Senza muri” perché voleva essere uno spazio aperto a tutti. E così è stato – ha affermato Francesca Reda -, in questi anni abbiamo lavorato insieme e ogni ragazzo, ogni cittadino ha dato il suo contributo per costruire insieme una Mendicino migliore».
L’incontro tra Reda e i suoi sostenitori
Ieri nel corso del primo incontro ufficiale della candidata a sindaco di Mendicino, il tavolo della conferenza ha esposto le idee raccolte nel corso di questi anni. Eugenio Toteda, Domenico Luciani, Lisa Pasqua, Anna Rovito sono solo alcuni dei protagonisti del Gruppo che, insieme ai numerosi cittadini presenti all’evento, hanno discusso delle varie problematiche del territorio.
Dai debiti con Sorical di oltre un milione e 200 mila euro, al settore tributario, alla difficoltà per una famiglia di tre persone di pagare 500 euro di spazzatura. «C’è un evaso tra Imu e Ici di oltre un milione e mezzo di euro, un evaso di Tari e Tarsu superiore agli 800 mila euro. Numeri che servono a capire – come ha spiegato Anna Rovito, esperta in campo tributario – che gli strumenti per ridare sollievo a chi vive il territorio esistono, ma è necessario stilare un progetto che non sia economicamente vantaggioso per una S.p.a. ma per le imprese e i cittadini che vivono a Mendicino».
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«C’è stata molta superficialità nel gestire le poche risorse economiche che abbiamo. È vero le risorse sono diventate sempre più esigue, ma dobbiamo avere la capacità di fare una buona progettazione e intercettare finanziamenti per opere, progetti che vadano a migliorare i servizi e la vita dei nostri concittadini.
È inutile pensare – sostiene la candidata a sindaco Francesca Reda – a Mendicino come un territorio a vocazione turistica. La città deve essere attrattiva per chi ha scelto di vivere qui, per i mendicinesi che chiedono servizi migliori, oggi purtroppo sempre più carenti.
Assenti le politiche dell’infanzia, i servizi scolastici, la sicurezza delle strade preoccupa i cittadini visto che, nonostante alcuni cambiamenti, il problema è rimasto invariato. Bisogna valorizzare ciò che abbiamo, riportare le persone a vivere nel centro storico e nei nuovi insediamenti, oggi diventati dormitori anche per mancanza di attività di aggregazione e socialità, e recuperare le case fatiscenti, riqualificare le contrade, rendere questo comune un luogo più accessibile.
Vivendo il territorio e anche da consigliera comunale ho avuto modo in questi anni di confrontarmi con i mendicinesi, di ascoltare le loro problematiche. E oggi – conclude Francesca Reda – scendiamo in campo insieme a tanti giovani, alle associazioni, alle donne, a coloro che magari non hanno mai fatto politica ma amano il loro territorio e sono pronti ad essere protagonisti e ad opporsi a una politica clientelare e verticistica. Mendicino deve tornare ad avere un ruolo determinante all’interno dell’Area urbana».