La Mantia stende il “suo” Cosenza e il Lecce vola in vetta (3-1)
Tababelli e una doppietta di La Mantia (che non esulta) ribaltano il Cosenza passato in vantaggio con Garritano. Lecce primo. Due cose sono ormai assodate: La Mantia è un bomber di livello assoluto e il Cosenza al Via del Mare incassa soltanto gol da copertina. Si iniziò con la prodezza di Surraco (2015) e si
Tababelli e una doppietta di La Mantia (che non esulta) ribaltano il Cosenza passato in vantaggio con Garritano. Lecce primo.
Due cose sono ormai assodate: La Mantia è un bomber di livello assoluto e il Cosenza al Via del Mare incassa soltanto gol da copertina. Si iniziò con la prodezza di Surraco (2015) e si continuò col bolide di Mancosu (2017), ora anche Tabanelli ha trovato il jollly lasciando di stucco Perina a margine del vantaggio rossoblù. Il 3-1 finale manda in orbita la squadra di Meluso, in vetta col Brescia che ha un match in meno, e non complica la vita ai calabresi, saldamente a +5 sulla zona playout. Il derby col Crotone segnò all’andata il cambio di marcia, domenica può chiudere i conti col campionato e con la pratica salvezza.
Le scelte dei due allenatori
Non gioca dall’inizio nessuno dei due registi titolari: Tachtsidis e Palmiero si accomodano in panchina lasciando gli spariti ad Arrigoni e Bruccini: entreranno nella ripresa e inciderà solo il greco. Se Liverani si avventura nel dare spazio anche ad un quarto elemento offensivo oltre che puntare contemporaneamente su Mancosu, Falco e La Mantia, Braglia manda a carte quarantotto le previsioni della vigilia. Fuori pure Sciaduone per rispolverare Garritano e dentro Embalo per Maniero. I moduli di partenza, però, almeno quelli, sono confermati: 4-3-1-2 da una parte e 3-5-2 dall’altra.
Fuochi d’artificio
Il Cosenza morde subito al collo il Lecce, tanto che il cronometro non aveva nemmeno completato il secondo giro quando Tutino tira fuori dal cilindro un assist chirurgico. Disegna una traiettoria perfetta, quasi come fanno vedere in tv con lo Sky Sport Tech, e mette Garritano (proprio lui) nelle condizioni di scrollarsi di dosso la negatività degli ultimi tempi. Chi pensa che i giallorossi possano avvertire il colpo, si sbaglia. Due minuti dopo, infatti, Tabanelli indovina il gol della domenica (in questo caso del mercoledì) calciando da 25 metri e riportando in parità il match.
Colpo su colpo
Sprecati i primi botti per l’avvio di gara, i calabresi provano a fare la partita dialogando tra i reparti e lasciando liberi gli interni di inserirsi come in occasione dello 0-1. Mungo ciabatta da buona posizione, poi una serie di cross taglienti non sono sfruttati a dovere e Tutino protesta per un presunto fallo di Lucioni appena dentro l’area. Dall’altra parte è La Mantia ad inzuccare debolmente verso Perina e a cercare di scuotere i suoi, ma è Falco a scheggiare il palo poco dopo che Embalo aveva fatto scorrere un brivido freddo lungo la schiena dei 13mila del Via del Mare. Dalla mezzora i salentini alzano il baricentro alla ricerca di un guizzo, negli spogliatoi tuttavia si rientra senza altro da appuntare e solo con la sensazione che dopo il break sarebbe successo qualcosa.
Un ex senza veleno, ma dalla mira precisa
Il protagonista assoluto della ripresa èLa Mantia che realizza una doppietta in tre minuti. Prima salta tra Dermaku e Legittimo e serve il piatto forte della casa, il colpo di testa, poi tramuta in oro un assist meraviglioso di Mancosu. Da buon ex, memore di quanto ha ricevuto al Marulla, non esulta, ma la retroguardia di Braglia è tutt’altro che impeccabile e questo fa notizia più del ko finale e di come Liverani abbia battuto due volte su due il trainer toscano.