martedì,Marzo 19 2024

Quando Albertosi parò un rigore ad Uxa. Cosenza-Spezia, il precedente

Nel 1958 Cosenza e Spezia si affrontarono al “Morrone” nel triangolare che avrebbe assegnato lo scudetto dilettanti. Albertosi fu protagonista. C’è un solo precedente tra Cosenza e Spezia e risale al 1958 quando le due formazioni, insieme al Mantova, si giocarono lo scudetto dei dilettanti. I rossoblù, oltre al Premio Disciplina, conquistarono anche il primo

Quando Albertosi parò un rigore ad Uxa. Cosenza-Spezia, il precedente

Nel 1958 Cosenza e Spezia si affrontarono al “Morrone” nel triangolare che avrebbe assegnato lo scudetto dilettanti. Albertosi fu protagonista.

C’è un solo precedente tra Cosenza e Spezia e risale al 1958 quando le due formazioni, insieme al Mantova, si giocarono lo scudetto dei dilettanti. I rossoblù, oltre al Premio Disciplina, conquistarono anche il primo posto nel girone C della IV serie di Eccellenza e quindi si cimentarono in un triangolare che diede spettacolo. Alla fine la parità regnò sovrana, tanto da indurre la Lega ad assegnare il titolo ex-aequo alle tre contendenti.

Albertosi a Cosenza

Il particolare riguarda il match dell’1 giugno quando all’ombra della Sila si sfidarono i rossoblù e i liguri. Vinse il Cosenza, ma la notizia è un’altra. Tra le fila dei bianconeri militava un giovanissimo Enrico Albertosi che parò anche un rigore ad Uxa dopo essersi arreso ad una sua sassata nei primi minuti di gioco. La prestazione del futuro portiere della Nazionale non passò inosservata, tanto qualche giorno più tardi la Fiorentina si disse disposta a versare immediatamente 6milioni delle vecchie lire allo Spezia per quel numero uno dal sicuro avvenire.

Affare fatto

La trattativa andò in porto in un amen e la prima tranche del denaro fu versata addirittura all’accordo tra le parti. Albertosi salutò la squadra che lo lanciò qualche settimana dopo nel 3-0 rifilato al Mantova, mentre il Cosenza osservava da lontano l’evolversi delle sfide. Non ci fu un vincitore in quel particolare torneo, o meglio lo furono tutti. Di sicuro lo fu il cassiere dello Spezia.

 

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