Di Somma: «Cosenza ai playoff? Lo auguro al mio amico Pierino Braglia»
Salvatore Di Somma, ds che ha condotto il Benevento in Serie A, parla della gara col Cosenza: «Tutino è già da A, Perina portiere super». «Il Cosenza nei playoff? Lo auguro al mio amico Pierino, che sta facendo un ottimo campionato». Salvatore Di Somma è stato il direttore sportivo che ha portato il Benevento, per
Salvatore Di Somma, ds che ha condotto il Benevento in Serie A, parla della gara col Cosenza: «Tutino è già da A, Perina portiere super».
«Il Cosenza nei playoff? Lo auguro al mio amico Pierino, che sta facendo un ottimo campionato». Salvatore Di Somma è stato il direttore sportivo che ha portato il Benevento, per la prima volta nella sua storia, in Serie B e in Serie A. E’ stato sollevato dall’incarico nell’ottobre 2017, dopo nove sconfitte consecutive, ma a Cosenza Channel presenta la partita di domani sera che contrapporrà Streghe e Lupi.
Direttore, mancano 4 giornate alla fine del campionato. Cosa ne pensa di questa stagione di Serie B?
«E’ come tutti i campionati di Serie B. Molto difficile, lungo, pesante, pericoloso sia per le alte sia per le basse posizioni di classifica».
Forse il Brescia è la squadra più quotata per il primo posto. Invece, per il secondo posto la sfida è più aperta tra Lecce, Palermo con il Benevento rientrato in corsa nelle ultime giornate. Secondo lei, chi ha più possibilità?
«Guardi, il Lecce attraversa un momento fantastico, bello, tanti risultati positivi. E’ una squadra molto interessante da vedere, però, ha l’handicap di dover giocare una gara in meno. Devono rispettare la sosta. Nonostante questo, il Lecce la vedo avvantaggiata. L’altra squadra che potrà creargli delle difficoltà, secondo me, è il Benevento. Le Streghe sono in un momento di grande forma e di risultato. Prevedo una lotta serrata Lecce-Benevento».
Come mai squadre come Verona e Benevento, che hanno molto investito nelle rispettive rose, hanno fatto molta fatica ad imporsi in questo campionato?
«Sulla carta il Verona lo vedo inferiore a compagini come Brescia, Benevento, Lecce e Palermo. Non lasciamoci ingannare dal blasone, che è tutt’ora molto importante. Tuttavia, a livello di organico ha qualcosa in meno. Il Verona sta facendo il suo campionato, quello che doveva fare. Il Benevento no. Ha allestito una rosa molto forte. Sulla carta credo che sia la più forte di tutte. Sono stati bravi a riprendersi senza cambiare l’allenatore. Stanno, adesso, avendo i risultati che meritano. Benevento è una piazza importante, ricca di entusiasmo, dove si può lavorare perché tranquilla».
Domani a seguito dei Lupi ci saranno 1000 tifosi, segno del buon momento che sta attraversando la piazza silana. Se lo aspettava un Cosenza in lotta fino alla fine per uno posto play off?
«Un Cosenza che potesse ambire ai playoff, sinceramente, non me lo aspettavo. Mi aspettavo una squadra gagliarda che avrebbe lottato per la salvezza, riuscendoci. Il Cosenza è in un momento felice. Non avevo dubbi, conoscendo Pierino, che potesse disputare un campionato del genere. Domani sera la partita sarà molto difficile. Non sarà della partita Legittimo, pedina importante della difesa rossoblù. Braglia dovrà apportare qualche cambio, ma sa cosa deve fare».
Quest’anno sono stati fondamentali Tutino e Palmiero, i giovani di punta del Cosenza e, anche, del Napoli. Sono pronti per il grande salto?
«Li conosco molto bene da parecchi anni. In particolare Tutino. Lo seguivo da quando militava nel settore giovanile del Napoli. Tutino, secondo me, è già pronto per un campionato come la Serie A. Sicuramente farà parte della rosa del Napoli. Palmiero ha qualcosa da migliorare, ma entrambi potrebbero stare in un contesto di una rosa di A. A me piace tantissimo, tra l’altro, il portiere Perina».
Era terzo nelle gerarchie ad inizio anno…
«Si, è diventato protagonista».
Lei da direttore sportivo ha traghettato il Benevento in Serie A. Com’è nata quella promozione e soprattutto come la ricorda?
«La società è di prim’ordine, da Serie A. Le due promozioni, prima dalla C alla B e poi dalla B alla A sono nate così: siamo partiti in terza serie con problemi societari. Vigorito si era, addirittura, allontanato. Però, tornò e definì meglio l’assetto dirigenziale prima ancora che quello della squadra. Ingaggiammo come allenatore Auteri, mister sprecato per la C, facendo un grande campionato. In B prendemmo Ceravolo, Buzzegoli… e approdammo ai playoff. Quando arrivi ultimo nella griglia dei playoff, al 99% li vinci. Tra l’altro arrivammo nei playoff verso le ultime giornate, come potrebbe fare il Cosenza. Glielo auguro, per la piazza, per il presidente, che conosco come persona straordinaria, per gli amici Braglia e Trinchera».
Domani come finirà?
«Non è facile. Il Benevento gioca in casa ed è in splendida forma. Hanno la possibilità di poter andare direttamente in A. Per il Cosenza prevedo una partita molto tosta… tuttavia da Braglia possiamo aspettarci di tutto…». (Giulio Cava)