Montegiordano, ritrovato trattore rubato a Matera: le indagini
I carabinieri di Corigliano Calabro hanno denunciato un uomo di Montegiordano per ricettazione ed uso di atto falso. I carabinieri della stazione di Rocca Imperiale nella mattinata di ieri hanno bussato alla porta dell’abitazione di campagna di L.V.A. 54enne di Montegiordano con pregiudizi di polizia, per effettuare una perquisizione d’iniziativa. La stessa ha dato esito
I carabinieri di Corigliano Calabro hanno denunciato un uomo di Montegiordano per ricettazione ed uso di atto falso.
I carabinieri della stazione di Rocca Imperiale nella mattinata di ieri hanno bussato alla porta dell’abitazione di campagna di L.V.A. 54enne di Montegiordano con pregiudizi di polizia, per effettuare una perquisizione d’iniziativa.
La stessa ha dato esito negativo all’interno della casa, ma estesa ai locali adibiti a deposito dall’uomo, ha permesso di rinvenire un trattore agricolo marca Fiat, di un valore di mercato di circa 10 mila euro. La targa dello stesso, inserita nelle banche dati in uso alle Forze di Polizia, risultava inesistente.
I controlli
Gli accertamenti più approfonditi presso il registro online della Motorizzazione hanno confermato che la targa non era censita e quindi inesistente. A questo punto, i carabinieri hanno proceduto a localizzare il telaio del veicolo ed una volta trovato, i militari dell’Arma hanno appurato come il mezzo risultava asportato nel novembre del 2015 nelle campagne di Bernarda, in provincia di Matera.
Le operazioni di controllo sono state estese anche al carrello del trattore, su cui l’uomo non è riuscito a dimostrarne la titolarità e sul cui telaio sono stat fatti ulteriori approfonditi accertamenti che hanno permesso di acclarare la provenienza delittuosa anche di questo. L’uomo aveva tentato di rendere difficoltosa l’individuazione riverniciandolo di un colore diverso rispetto all’originale, ma tale stratagemma non ha ingannato i carabinieri.
Il trattore agricolo e il rimorchio sono stati restituiti ai legittimi proprietari, degli imprenditori agricoli di Metaponto, che contattati dai carabinieri hanno esternato tutta la propria incredulità per il ritrovamento ormai insperato. L’indagato deve rispondere dei reati di ricettazione ed uso di atto falso.
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