venerdì,Marzo 29 2024

Rapina in stile “Arancia Meccanica”, tre arresti a Corigliano

I carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato tre uomini, due romeni ed un rossanese, con l’accusa di rapina aggravata in concorso e detenzione di arma comune da sparo. L’8 maggio scorso tre uomini piombavano all’interno di un’abitazione situata nel centro dello scalo coriglianese e dietro la costante minaccia di una pistola, avevano costretto fratello e

Rapina in stile “Arancia Meccanica”, tre arresti a Corigliano

I carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato tre uomini, due romeni ed un rossanese, con l’accusa di rapina aggravata in concorso e detenzione di arma comune da sparo.

L’8 maggio scorso tre uomini piombavano all’interno di un’abitazione situata nel centro dello scalo coriglianese e dietro la costante minaccia di una pistola, avevano costretto fratello e sorella a racimolare tutti i contanti detenuti e versarli nelle loro mani. Minuti di panico quelli vissuti dalle vittime, che riuscivano a raccogliere circa 800 euro da scambiare per la propria incolumità. Quindi la fuga dei tre uomini a bordo di una Ford Focus station wagon con targa straniera.

Le indagini dei carabinieri di Corigliano

La prontezza di una delle vittime le ha permesso di fotografare diverse volte i rapinatori durante la fuga e riprendere anche l’autovettura. Immediato l’intervento dei militari della stazione di Corigliano Calabro scalo alla chiamata di aiuto dei due ragazzi. Iniziava, così, la minuziosa attività investigativa per ricostruire l’accaduto e risalire ai responsabili.

Grazie a diverse immagini acquisite, i carabinieri sono riusciti ad individuare i volti dei responsabili. Ricorrendo alle banche dati in uso alle forze di polizia, i militari dell’Arma hanno ottenuto anche le generalità complete dei rapinatori: due dei responsabili erano romeni domiciliati presso la marina di Corigliano, Schiavonea, mentre il terzo uomo era un rossanese, residente presso le case popolari dello scalo di Rossano.

La fuga verso Villa San Giovanni

Gli investigatori dell’Arma sono risaliti anche ai cellulari dei rapinatori, il cui tracciamento, richiesto d’urgenza all’A.G., ha permesso di appurare, in poco tempo, come i due romeni della banda stessero fuggendo dall’area coriglianese verso Reggio Calabria.

Uno dei due giovani dell’est europeo aveva risieduto per lungo tempo in provincia di Agrigento, per questo motivo i militari della Stazione di Corigliano hanno ritenuto che i due fuggitivi stessero per raggiungere l’isola. Così i carabinieri di Corigliano hanno avvisato i colleghi di di Villa San Giovanni che, dopo averli costantemente informati sugli spostamenti dei fuggitivi, hanno predisposto posti di blocco all’imbarco dei traghetti per la Sicilia, al fine di fermare i due romeni.

L’ultimo tentativo di fuga

I tre, arrivati davanti al dispositivo messo in campo tentavano un’ultima disperata fuga, dapprima hanno cercato di speronare i carabinieri, scappando a piedi per le strade limitrofe. Ma alla fine dovevano arrendersi: M. D. M. 27enne romeno con diversi precedenti penali e M. C. 22enne romeno sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, oltre al fatto che nei confronti del 27enne pendeva anche un ordine di cattura da parte dell’A.G. di Agrigento.

Inoltre i carabinieri di Corigliano Calabro, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, coordinata dal procuratore capo Eugenio Facciolla, sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti e dell’evidente pericolo di fuga, hanno proceduto a notificare ai due, ristretti presso il carcere di Reggio Calabria per gli altri reati, i provvedimenti di fermo d’indiziato di delitto per concorso in rapina a mano armata.

Il terzo indagato

I carabinieri ausonici per chiudere il cerchio dei rapinatori, contestualmente, hanno rintracciato anche l’italiano, S. A., 42enne di Rossano con diversi precedenti penali, che si era barricato in casa presso le palazzine popolari di via Gran Sasso. Anche nei suoi confronti è scattato l’esecuzione del fermo d’indiziato di delitto, così dopo averlo rintracciato e bloccato, i militari lo hanno tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari, risolvendo in meno di 48 ore la cruenta rapina a danno dei due fratelli.

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