venerdì,Giugno 2 2023

Bufera su Dalila Nesci, Pd: «All’Asp di Vibo un suo collaboratore»

La deputata del Pd, Enza Bruno Bossio attacca Dalila Nesci (M5S) in Aula alla Camera. «Il commissario dell’Asp di Vibo Valentia è un suo collaboratore». «Eccoli i paladini della trasparenza a convenienza. Quelli che in Calabria vogliono cambiare le regole valide in tutta Italia solo per favorire i propri  amici» afferma la parlamentare Pd, Enza

Bufera su Dalila Nesci, Pd: «All’Asp di Vibo un suo collaboratore»

La deputata del Pd, Enza Bruno Bossio attacca Dalila Nesci (M5S) in Aula alla Camera. «Il commissario dell’Asp di Vibo Valentia è un suo collaboratore».

«Eccoli i paladini della trasparenza a convenienza. Quelli che in Calabria vogliono cambiare le regole valide in tutta Italia solo per favorire i propri  amici» afferma la parlamentare Pd, Enza Bruno Bossio, oggi più volte intervenuta nel corso della discussione parlamentare alla Camera sulla conversione in legge del decreto Calabria.

Il commissario collaboratore della Nesci

«I 5stelle, con l’avallo del ministro Grillo – afferma la deputata Pd – stanno infatti realizzando in Calabria una sanità a proprio uso e consumo. L’emblema della loro malafede è rappresentato dalla norma del decreto Calabria dedicata alla nomina dei vertici delle aziende, in cui si prevede l’assoluta discrezionalità e l’espressa possibilità di pescare al di fuori dell’albo nazionale, previsto dal decreto 171 del 2016 e che riguarda la formazione di un albo nazionale dei direttori generali al quale tutte le Regioni devono rivolgersi proprio per evitare arbitrii e connivenze politiche» sottolinea Enza Bruno Bossio.

«Badate bene, non è un caso che in forza del decreto già operativo, siano stati nominati sette commissari per le Aziende calabresi. Guarda caso, uno di quelli che  non rientra nell’albo nazionale, l’On. Nesci lo definisce pubblicamente un suo collaboratore  nelle sue battaglie contro la sanità  calabrese. Altro che fuori la politica dalla sanità! Si è in presenza di una spacciata fidelizzazione delle nomine per la gestione della sanità».

Parla il ministro Giulia Grillo

«Proprio perché ho fatto questo decreto, e non ho un attaccamento a un curriculum rispetto ad un altro, non ho motivo di difendere un curriculum o un altro, si chiami Siffidi», nome del commissario proposto per l’Asp di Vibo Valentia «anche se non si tratta di conflitto di interessi» come sostenevano le opposizioni. «Ci tengo al decreto – prosegue – e se non ritenete sufficiente quanto ho detto prima, posso senza problemi dire che se questo problema diventa dirimente, rinunciamo all’ipotesi di fare questa nomina, anche se non è conflitto di interessi».

La replica di Dalila Nesci

Arriva in serata la replica della deputata Dalila Nesci: «La parlamentare Enza Bruno Bossio, ha scatenato una polemica del tutto strumentale mentre l’Aula è impegnata nell’approvazione di un provvedimento importante per la sanità calabrese. Gianluigi Scaffidi è stato proposto dai commissari alla Sanità quale commissario dell’Asp di Vibo Valentia, non è un mio collaboratore ma un professionista impegnato da anni per le azioni di denunce relative alla Sanità calabrese. Si tratta quindi di una bagarre fondata sul nulla che danneggia i cittadini calabresi».

«Come ha spiegato la ministra Grillo – spiega Dalila Nesci – sulle nomine l’intesa dovrà essere raggiunta tra i Commissari e il presidente di regione del Pd, solo successivamente interverrà il Governo che motiverà le proprie scelte. L’obiettivo è individuare figure con profili di assoluta competenza e di esperienza, in una fase, peraltro, in cui alla Sanità calabrese servono misure straordinarie. È evidente quindi che non ci sarà mai alcuna nomina in conflitto di interessi. La verità – conclude Nesci – è che c’è il timore che stavolta possano saltare logiche e rapporti di potere che hanno portato il Servizio sanitario della Calabria nello stato in cui si trova».

 

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