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Europee 2019, da Forza Nuova a La Sinistra: come votano i calabresi

Il voto delle Europee 2019 in Calabria fornisce alcune indicazioni sulle prossime regionali dell’autunno prossimo. Alle Europee 2019 il Movimento Cinque Stelle si conferma primo partito in Calabria, seppur arretrando, con il 26,69% dei consensi, tallonato al secondo posto dalla Lega nazionale salviniana, con il 22,61%. Terzo il Pd (18,25%), seguono Forza Italia (13,32%),  Fratelli

Il voto delle Europee 2019 in Calabria fornisce alcune indicazioni sulle prossime regionali dell’autunno prossimo.

Alle Europee 2019 il Movimento Cinque Stelle si conferma primo partito in Calabria, seppur arretrando, con il 26,69% dei consensi, tallonato al secondo posto dalla Lega nazionale salviniana, con il 22,61%. Terzo il Pd (18,25%), seguono Forza Italia (13,32%),  Fratelli d’Italia (10,26%), la Sinistra (2,16%) e +Europa-Italia In Comune (1,86%).

I pentastellati di Di Maio sono primi in tre province (Cosenza, Crotone e Catanzaro). Mano a mano che si scende la regione il consenso diminuisce. Infatti, la Lega prevale a Vibo Valentia e Reggio Calabria, mentre i grillini scendono addirittura al terzo posto scavalcati dal Partito Democratico, che è primo a Reggio città. L’aspetto del voto dei centri (a Reggio il sindaco Falcomatà è un esponente del Pd) è stato al centro di uno dei tanti interventi del convegno organizzato nella giornata di ieri dal Dipartimento di Scienze politiche e Sociali dell’Unical alla sala stampa d’ateneo.

L’analisi di Roberto De Luca

Roberto De Luca, professore di sociologia dei fenomeni politici, ha presentato una serie di dati interessanti riguardanti alcuni comuni della Calabria, dove l’esito elettorale ha riservato particolari sorprese. E come i sindaci locali abbiano influenzato la tornata. A San Pietro in Amantea, per esempio, la Lega ha ottenuto il 59,73% dei voti. Il sindaco Gioacchino Lorelli negli ultimi anni si è avvicinato al movimento lumbard. Altro esempio, Calanna (Reggio Calabria). Partito più votato CasaPound (32,67%), dove il più votato (95 su 98 voti) è Luigi Catalano, ex sindaco. Rappresentazioni reali di come in alcune comunità, sindaci o personalità molto ben radicate riescono ad influenzare elezioni diverse da quelle delle amministrative. Di solito, un voto di natura nazionale o regionale è altra cosa.

L’ultima elezione ha confermato la tesi dello “scongelamento”, ricordata nel corso del convengo da Francesco Raniolo, direttore del dipartimento di scienze politiche e sociali, cioè la grande fluidità e volubilità degli elettori. In pochi mesi, 6 milioni di elettori, che un anno fa preferirono Cinque Stelle, oggi in massa hanno votato Lega e altri, in parte (maggiore) si sono astenuti, in parte (minore), hanno votato movimenti di centrosinistra. Però, alcune realtà comunali smentiscono questa idea generale. Analizziamo una serie, non tutti, di casi avutisi nelle province.

Cosenza, il voto alle Europee 2019

Oltre al risultato di San Pietro in Amantea, la Lega conquista un comune come Villapiana (32,02%), posizionandosi prima, pure, a Terranova di Sibari (25,6%). Forza Italia, quarta per numero di voti in provincia, arriva seconda (ai Cinque Stelle) a Paterno Calabro con Fulvia Michela Caligiuri che raccoglie 105 voti su 147 totali della lista.

Sorprendente il risultato dei Popolari per l’Italia di Mario Mauro, ex ministro della difesa del governo Monti, a San Lucido: 28,06%, ben 616 preferenze (594 delle quali ottenute dallo stesso Mauro). Il sindaco Antonio Staffa è vicino, appunto, ai temi centristi e in passato è stato esponente dell’Unione di Centro di Lorenzo Cesa e Pierferdinando Casini. Il Ppi ottiene un discreto risultato anche a Bonifati, dove prevale il Partito Democratico, con il 5,06%.

Molto, ma molto più a destra, va segnalato il 16,7% conseguito da Forza Nuova, il movimento guidato dall’’ex leader di Terza Posizione Roberto Fiore, a Roseto Capo Spulico, che a livello nazionale si ferma ad un misero 0,15% (al di sotto anche del Partito Pirata). La più votata risulta Carmela Rescigno.

Cambiando estremo, la lista La Sinistra, appoggiata da Rifondazione comunista e Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni, sbanca a Saracena (addirittura 38,41%), nella città del candidato Luigi Pandolfi (più votato con 521 preferenze). Nella comunità dell’’entroterra calabro settentrionale, sorride il Popolo della Famiglia del giornalista Mario Adinolfi (in lista insieme a quel che resta di Alternativa Popolare) con il 4,78% (nazionale 0,43 %). +Europa-Italia in Comune, lista sostenuta da Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti, sfonda il muro del 5,12% a San Demetrio Corone. Ultima segnalazione, il Partito Pirata a Panettieri agguanta il 5,85%, in forza della candidata calabrese, la giornalista freelance Rosaria Talarico.

Crotone, il voto alle Europee 2019

In questa provincia troviamo un’altra curiosità. A Carfizzi, il paese dello scrittore Carmine Abate, vince il Pd, ma al 10,65 % si colloca il Partito Comunista di Marco Rizzo, più votato delle liste di Berlusconi e Meloni. Buon 5,33 % per Europa Verde, movimento sostenuto dalla Federazione dei Verdi di Angelo Bonelli e da Possibile di Pippo Civati (poi ritirato per problemi con due candidature definite di estrema destra, ma questa è un’altra storia). Risultato quasi identico a Petilia Policatro, dove i Verdi ottengono il 5,20%. La Sinistra è primo partito a Santa Severina (28,9%) e raggiunge il 6,5% a Cerenzia, dove la Lega è in testa con il 28,5%.

Catanzaro, il voto alle Europee 2019

La destra-destra inizia a farsi più marcata. Nella provincia vince il Movimento 5 Stelle, 26,63 %, seguito a breve distanza dagli alleati di governo della Lega, 23,01%. Fratelli d’Italia si colloca al secondo posto a Sersale (22,28%), mentre è prima a Stallettì con qualche decimale in più (22,45 %), dove Rosario Aversa raggiunge quota 159 voti. Il vero botto lo fa a Jacurso, 43,84 %, con Denis Nesci più votato. Segnatevi questo nome, lo ritroveremo fortemente nel reggino. Non di meno Forza Italia, primo partito a Taverna di Catanzaro con il 27,62%. Il più votato è Francesco Paolo Sergio Silvestris di Molfetta. +Europa-Italia in comune va bene a Davoli (dove vince la Lega) con il 7,72%. Infine, i pirati raggiungono il 3,35 % a Carlopoli.

Vibo Valentia, il voto alle Europee 2019

La provincia ha ceduto il passo a Salvini. La Lega, infatti, ha ottenuto il primo posto con il 20,99%, secondo il Movimento 5 Stelle (19,9%), terza Forza Italia con il 18,6% (miglior risultato regionale per il partito), seguono Pd (17,55%), Fd’I (16,11%). Da solo il centrodestra va oltre il 50%.

In centri come Zambrone l’affermazione del partito simboleggiato da Alberto da Giussano è molto netta. 32,18%, Forza Italia segue con un ottimo 26,05%. I Cinque Stelle cadono sotto il 10 al 9,58%. A sorridere sono pure gli azzurri di Berlusconi. Guardiamo cosa accade a Tropea, Forza Italia primo partito con il 27,51 %. Battuta la Lega che si piazza al secondo posto con il 22,5%, terzo l’M5S con il 18,79% a tre punti di distanza dal Pd (15,49%). A Capistrano il partito berlusconiano raggiunge il 59,21%, con Lorenzo Cesa più votato, 265 voti, e Berluscono che ottiene una sola preferenza.

Candidato più votato? Silvio Berlusconi con 319 preferenze. Non disdegna neanche Fratelli d’Italia, che vince a Ricadi e Cessaniti. Nel primo caso 29,02 % (più votato Denis Nesci), nel secondo 45,18% (sempre Nesci primo nelle preferenze). Il Partito democratico risulta il primo a Spilinga, il paese della ‘nduja con il 25,7%.

Reggio Calabria, il voto alle Europee 2019

Nonostante il primato del Pd in centro città, nella provincia vince la Lega (22,77%), inseguita da Democrats al 20,07 %. Terzi i pentastellati (19,6%). Partiamo con alcuni dati nei territorio. Forza Italia va a valanga a Gioia Tauro (43,35 %), trainata dalle 2872 preferenze di Giuseppe Pedà (Berlusconi si ferma solo a 259). Così come ad Africo, seppure in misura più ridotta (26 %) e a Taurianova (24,3%). Fratelli d’Italia vince a Candidoni, 45,7% (Denis Nesci il più votato). Gli uomini di Giorgia Meloni fanno il pieno a Laureana di Borrello, 56,92%, spinti dalle 1366 preferenze di Nesci (la Meloni ne ottiene 226). La Lega si impone a Rosarno (35,33%) e a San Ferdinando (26,11%). Il Pd conquista un bel po’ di centri, forte anche della candidata Lucia Nucera, assessore della giunta Falcomatà: Santo Stefano in Aspromonte (36,8%), Mammola (32,9%), Siderno (28,26%), Roccaforte del Greco (34,88%) e San Luca (26,59%), tallonato dalla Lega (23,24%). Presente anche La Sinistra che a Cinquefrondi, comune guidato da Michele Conia (esponente di Rifondazione comunista), raggiunge il secondo posto (dietro al Pd, ma avanti alla Lega di Salvini) con il 21,48%. (Giulio Cava)

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