Corigliano Rossano, Graziano non molla ma Stasi guarda e passa
Il candidato del centrodestra chiede un confronto pubblico al suo sfidante che invece prosegue con la sua campagna tra piazze e contrade La campagna per il ballottaggio di domenica a Corigliano Rossano si fa serrata. E se, da una parte, c’è chi continua a martellare sulle questioni che hanno caratterizzato tutte le uscite pubbliche dopo
Il candidato del centrodestra chiede un confronto pubblico al suo sfidante che invece prosegue con la sua campagna tra piazze e contrade
La campagna per il ballottaggio di domenica a Corigliano Rossano si fa serrata. E se, da una parte, c’è chi continua a martellare sulle questioni che hanno caratterizzato tutte le uscite pubbliche dopo il risultato del primo turno, dall’altra c’è chi prosegue per la strada già tracciata senza farsi distrarre.
Da una parte, dunque, c’è Giuseppe Graziano, che a giudicare dalla reazione post voto non ha preso per niente bene quel responso delle urne che lo manda sì al ballottaggio, ma da secondo classificato e con un distacco di dieci punti percentuali dal suo sfidante. Da lì attacchi a siti web, giornalisti e “poteri forti” impegnati – sostiene – in un complotto a suo danno. Sbollita la rabbia delle prime ore, però, i toni sono tornati moderati, anche se Graziano non si è mosso di un millimetro rispetto alle sue “richieste” allo sfidante Flavio Stasi.
Le domande di Graziano
Richieste che, reiterate nelle puntate della sua “Operazione Verità” condotta in diretta su Facebook, sono confluite da ultimo nell’invito a un confronto pubblico. «È giusto che la gente sappia – si legge in un comunicato stampa di oggi – come saranno avviati i progetti per lo sviluppo di Corigliano-Rossano e i tempi. Così come è necessario informare i cittadini, ovviamente prima che si vada al voto, su quali sono i nomi che i due candidati sindaco propongono e hanno in mente per lo loro rispettive squadre di Governo. Io la composizione della Giunta ce l’ho già ed è di alto profilo professionale e politico. Stasi, la tua qual è?».
La squadra di governo, ma anche i nomi dei presunti finanziatori della campagna elettorale di Stasi e la documentazione delle spese sono i temi su cui Graziano non sembra avere intenzione di mollare la presa. «In questi ultimi giorni – dichiara – stiamo portando a galla, attraverso una doverosa “operazione verità”, il cumulo di fango, bugie e cattiverie che in questi mesi, per non dire degli ultimi 5 anni, sono state rovesciate addosso a me e alla mia famiglia. E da questa operazione sta venendo fuori la meschinità di alcuni siti spazzatura asserviti alle volontà del “Capo Stasi” che da tempo hanno avviato una campagna d’odio contro la mia persona e contro questa città».
«Lo so – continua – che Giuseppe Graziano e quella squadra politica costituente che si è messa in gioco per costruire le fondamenta di Corigliano-Rossano dà fastidio. Danno fastidio ai poteri forti – cosentini e non – che si sono schierati palesemente con la consapevolezza che, togliendoci di gioco, potranno mettere le mani su questa città per spolparla meglio».
«Che venga allo scoperto, allora, l’amico Stasi – conclude Graziano – e semmai stessi dicendo bugie, mi smentisca in un faccia a faccia e abbia il coraggio di rifiutare i voti di chi si è alleato con lui per togliere di mezzo me. A partire dall’ex sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, per finire al manovratore della sanità calabrese, Franco Pacenza, passando per il padre della discarica di Bucita, Tonino Caracciolo, e all’artefice della chiusura del Tribunale di Rossano, Jole Santelli. Attendiamo risposte».
E Stasi replica con l’ironia
Dal canto suo, Flavio Stasi prosegue il suo percorso di comizi nelle piazze e incontri con i cittadini. E le insistenze di Graziano le liquida con un post semiserio sulla sua pagina Facebook, corredato da un’immagine che mostra una finta conversazione con Genny Savastano, protagonista di “Gomorra”, che gli promette «due o tremila voti».
«Il nostro competitor, pur di buttarla in caciara – scrive Stasi -, continua a proporre ipotesi fantasiose, complotti dei servizi segreti, alleanze immaginarie, fenomeni paranormali. Il fatto che le elezioni si possano anche perdere, non lo considera proprio. Allora prima di essere scoperto, lo voglio ammettere. Come dimostra questa chat, ho avuto anche i voti della camorra! Quella delle serie televisive!».
Dalla battuta ai toni seri: «Cerchiamo di parlare del progetto di città al posto di andare appresso a queste cose, anche perché l’ho già detto dai palchi: noi abbiamo già preso e prenderemo sempre le distanze da chiunque, con qualsiasi mezzo, di qualsiasi schieramento, getta fango su di me ed i miei candidati, su Graziano ed i suoi candidati così come prendiamo le distanze da chi ha gettato e continua a gettare fango su Gino Promenzio ed i suoi».
E conclude, prima di dare gli appuntamenti della giornata, con quella che a tutti gli effetti potrebbe essere proprio una risposta alle insistenze dell’avversario, anche se forse non esattamente quella da quest’ultimo sperate: «Un consiglio a tutti, compresi i miei avversari: per colpire chi getta fango, bisogna ignorare come ho fatto io negli ultimi due mesi, perché altrimenti gli si fa pubblicità gratuita! Non è che lo scopo è quello?». (mav)