venerdì,Marzo 29 2024

Rende, Principe: «Il Parco Acquatico ancora chiuso dopo l’inaugurazione»

Il candidato sindaco punta il dito sull’amministrazione uscente: «Qui qualcuno ha preso in giro i cittadini». La polemica sul Parco Acquatico di Rende torna a farsi sentire. La struttura, dopo l’inaugurazione avvenuta poco prima delle elezioni del 26 maggio scorso, è ancora inaccessibile al pubblico. A intervenire sul caso è ancora una volta Sandro Principe,

Rende, Principe: «Il Parco Acquatico ancora chiuso dopo l’inaugurazione»

Il candidato sindaco punta il dito sull’amministrazione uscente: «Qui qualcuno ha preso in giro i cittadini».

La polemica sul Parco Acquatico di Rende torna a farsi sentire. La struttura, dopo l’inaugurazione avvenuta poco prima delle elezioni del 26 maggio scorso, è ancora inaccessibile al pubblico. A intervenire sul caso è ancora una volta Sandro Principe, in corsa al ballottaggio contro il sindaco uscente Marcello Manna. «Ma il Parco Acquatico – domanda in una nota – dopo l’inaugurazione in grande stile di qualche settimana fa, non doveva aprire a giugno? Bhè giugno è arrivato, ma l’opera è ancora tristemente chiusa e vuota. Qui qualcuno ha preso in giro i cittadini di Rende».

«Dispiace constatare che nonostante le frettolose inaugurazioni elettorali ed i proclami dell’amministrazione – continua Principe – la struttura sia ancora desolatamente e sconsolatamente inattiva. A ben guardare fuori dal recinto che delimita il Parco, sembra che ancora sia incompleta e solitaria: non c’è un fiore, né un albero, il laghetto ha l’acqua putrida, nessuno si aggira tra i pontili, nessuno che lavora per i preparativi dell’apertura».

E conclude: «Sul futuro del Parco Acquatico siamo molto preoccupati. È stata pensata come una grande infrastruttura attrattiva che doveva portare “la spiaggia” a Rende, con attività sportive, ricreative, innovative e ristoranti, ma oggi l’amministrazione uscente ha svuotato di contenuto questa opera, non capendone le potenzialità . Non conosciamo le capacità manageriali dei soggetti oggi demandati alla gestione, ci auguriamo dopo il 9 giugno di poter dare nuovo slancio ad un’opera che abbiano ideato e che può dare lavoro e nuova centralità alla città».

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