venerdì,Marzo 29 2024

La Dia di Catanzaro e Torino sequestra i beni ad Angelo Greco. Le accuse della Dda

La Dia di Catanzaro e Torino sequestra i beni ad Angelo Greco. Le accuse della Dda nei confronti dell’uomo ritenuto al vertice della cosca di San Mauro Marchesato in Piemonte. La Dia di Catanzaro ha eseguito nella giornata di oggi un provvedimento di sequestro emesso dal tribunale di Catanzaro, sezione misure di Prevenzione, nei confronti

La Dia di Catanzaro e Torino sequestra i beni ad Angelo Greco. Le accuse della Dda

La Dia di Catanzaro e Torino sequestra i beni ad Angelo Greco. Le accuse della Dda nei confronti dell’uomo ritenuto al vertice della cosca di San Mauro Marchesato in Piemonte.

La Dia di Catanzaro ha eseguito nella giornata di oggi un provvedimento di sequestro emesso dal tribunale di Catanzaro, sezione misure di Prevenzione, nei confronti di Angelo Greco, 54 anni, attualmente recluso presso la casa circondariale “Lorusso-Cutrugno” Le Vallette di Torino. 

Il provvedimento scaturisce da una proposta della Dda di Catanzaro, coordinata dal procuratore capo Nicola Gratteri, basata sugli ampi puntuali accertamenti eseguiti dal personale della Dia di Torino e Catanzaro, nell’ottica della costante attenzione riservata al tema dell’aggressione di patrimoni di illecita provenienza. 

La condanna per associazione mafiosa

Angelo Greco, arrestato nell’operazione “San Michele” e condannato in via definitiva alla pena di 7 anni e 4 mesi per associazione mafiosa, è indicato dagli inquirenti come un esponente del clan di San Mauro Marchesato, provincia di Crotone, che ha messo radici in Piemonte, in particolare nella provincia di Torino. Cosca di ‘ndrangheta che, secondo gli investigatori, era diretta proprio da Angelo Greco. 

La decisione del tribunale

Il collegio della Prevenzione ha ravvisato in capo ad Angelo Greco il profilo della pericolosità sociale qualificata, accertata dal tribunale di Crotone con i decreti emessi il 30 giugno 2004 e 23 febbraio 2017, scrivendo che Greco sia un «affiliato alla consorteria mafiosa di Nicolino Grande Aracri e autore, in concorso anche con quest’ultimo, di fatti omicidiari riconducibili alla lotta per il predominio territoriale nell’ambito del territorio della provincia di Crotone (omicidio di Antonio Dragone commesso il 10 maggio 2004) e del territorio della provincia di Reggio Emilia (omicidio di Emilio Ruggiero commesso il 22 ottobre 1992)». 

Secondo la Dda di Catanzaro, i beni di Angelo Greco sono «frutto di attività illecite». Per questo motivo, il tribunale ha disposto il sequestro delle quote sociali della “Gdc Costruzioni Srl di proprietà di Luigi Greco”, figlio di Angelo, di 4 beni immobili, 6 beni mobili registrati e 2 rapporti finanziari. 

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