giovedì,Marzo 28 2024

Capo Vaticano tra le dieci mete italiane preferite dell’estate

Il comune di Ricadi è al settimo posto della classifica stilata da Tripadvisor. Un classico che non smette di affascinare C’è anche Ricadi, il comune nel Vibonese che racchiude Capo Vaticano, tra le dieci mete italiane preferite per questa estate. La top ten è stata stilata, anche quest’anno, dal portale di viaggi Tripadvisor, nel suo

Capo Vaticano tra le dieci mete italiane preferite dell’estate

Il comune di Ricadi è al settimo posto della classifica stilata da Tripadvisor. Un classico che non smette di affascinare

C’è anche Ricadi, il comune nel Vibonese che racchiude Capo Vaticano, tra le dieci mete italiane preferite per questa estate. La top ten è stata stilata, anche quest’anno, dal portale di viaggi Tripadvisor, nel suo “Summer vacation destinations report”, uno studio condotto incrociando dati e commenti raccolti sul sito.

Un’indagine condotta a maggio scorso su più di 4700 viaggiatori su mete italiane ed estere e che ha rilevato, tra le altre cose, una maggiore attenzione all’ambiente da parte di chi sceglie le proprie vacanze.

Nel nostro Paese, al primo posto tra i luoghi più ambiti si conferma l’Isola d’Elba, in Toscana. Seguono Rimini, Riccione, Vieste, Ischia e Villasimius. Ricadi e Capo Vaticano entrano al settimo posto, in discesa di una posizione rispetto allo scorso anno. A chiudere, l’immancabile Roma, San Vito Lo Capo e Ugento.

Un classico intramontabile, dunque, Capo Vaticano. Gioiello incastonato nella Costa degli Dei, gigante di roccia coi piedi affondati nel Mar Tirreno, terrazza naturale da cui è possibile ammirare da lontano (e raggiungere, grazie a tour organizzati durante tutta la bella stagione) le Isole Eolie.

Una bellezza senza trucchi che ogni anno attira frotte di turisti sedotti dal suo spirito selvaggio, generazioni di viaggiatori italiani e stranieri che si accalcano tra i suoi scogli e sulle tante spiaggette riservate solo a chi voglia raggiungerle via mare.

Non solo turisti: il “posto” di Giuseppe Berto

Tra coloro che ne sono rimasti affascinati, lo scrittore Giuseppe Berto, che qui decise di trascorrere parte della sua vita e di essere sepolto dopo la morte, avvenuta a Roma nel 1978. Su questo promontorio scrisse Il male oscuro, romanzo autobiografico che si aggiudicò nel giro di pochi giorni il Premio Viareggio e il Premio Campiello.

Così, Berto, in un passo famosissimo, descrisse quella che elesse a sua dimora: «Appena la vidi seppi che quella terra, dalla quale si scorgevano magiche isole, era la mia seconda terra, e qui son venuto a vivere. Sto su un promontorio alto sul mare. È un panorama stupendo. E quando il giorno, dalla punta del mio promontorio, guardo gli scogli e le spiaggette cento metri sotto il mare limpidissimo che si fa subito blu profondo, so di trovarmi in uno dei luoghi più belli della terra. Spesso, stando lì a guardare, arrivo a dimenticarmi di dove sono, tanto completamente mi appago di quella bellezza e del pensiero senz’altro egoistico ch’essa è mia, mi appartiene». (Mariassunta Veneziano)

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