venerdì,Aprile 19 2024

Montalto Uffugo, Abramo call center: sindacati preoccupati per il futuro dei lavoratori

Montalto Uffugo, Abramo call center: sindacati preoccupati per il futuro dei lavoratori. Previsto sit-in di protesta. Il perdurare della situazione di forte preoccupazione che sta investendo tutti i siti calabresi della “Abramo CC” ed in particolare i lavoratori del sito di Montalto Uffugo, ha portato i rappresentanti sindacali unitariamente a mobilitarsi. Il mancato rinnovo, sulla

Montalto Uffugo, Abramo call center: sindacati preoccupati per il futuro dei lavoratori

Montalto Uffugo, Abramo call center: sindacati preoccupati per il futuro dei lavoratori. Previsto sit-in di protesta.

Il perdurare della situazione di forte preoccupazione che sta investendo tutti i siti calabresi della “Abramo CC” ed in particolare i lavoratori del sito di Montalto Uffugo, ha portato i rappresentanti sindacali unitariamente a mobilitarsi. Il mancato rinnovo, sulla sede di Montalto, di circa 300 lavoratori con contratto a termine e la successiva e reiterata applicazione  del FIS per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, ha prodotto un clima di angoscia e incertezza tra tutte le maestranze.

Le richieste dei sindacati

Le RSU di sito di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCom UIL, hanno deciso di organizzare davanti all’ingresso della sede di Montalto un sit-in di protesta per chiedere chiarezza sulle future scelte, a tutti gli attori della partita.
Si chiede a TIM la motivazione del taglio dei volumi, il motivo dello spostamento dei volumi e il rispetto dei prezzi stabiliti dalle tabelle ministeriali nell’affidamento degli appalti.

I sindacati, inoltre, chiedono all’azienda Abramo chiarezza sulle scelte e le azioni da mettere in campo per risolvere la crisi e soprattutto la diversificazione dei servizi-commesse sul sito di Montalto Uffugo per non essere in balia di un unico committente. Il sit-in partirà giovedì 20 giugno alle ore 10:00, simbolicamente innanzi i locali aziendali per sensibilizzare media ed autorità locali, non escludendo di proseguire la protesta presso le sedi locali dei committenti e le istituzioni locali. La nota porta la firma di Massimo Crivaro, Antonio Nerone, Mirco Ragusa e Concettina Pezzulli.

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