venerdì,Marzo 29 2024

Assenteismo a San Giovanni in Fiore, 15 indagati: chiesto il processo

Assenteismo a San Giovanni in Fiore, 15 indagati: chiesto il rinvio a giudizio. Ecco cosa hanno scoperto i carabinieri. Oggi i carabinieri di San Giovanni in Fiore hanno notificato la richiesta di rinvio a giudizio della procura di Cosenza nei confronti di 15 indagati per il reato di truffa continuata ai danni dello Stato. Il

Assenteismo a San Giovanni in Fiore, 15 indagati: chiesto il processo

Assenteismo a San Giovanni in Fiore, 15 indagati: chiesto il rinvio a giudizio. Ecco cosa hanno scoperto i carabinieri.

Oggi i carabinieri di San Giovanni in Fiore hanno notificato la richiesta di rinvio a giudizio della procura di Cosenza nei confronti di 15 indagati per il reato di truffa continuata ai danni dello Stato. Il provvedimento scaturisce da una lunga e complessa attività d’indagine, condotta dai carabinieri della stazione di San Giovanni in Fiore nell’anno 2018, che ha permesso di documentare, con mirati servizi di osservazione e pedinamento, diversi casi di assenteismo dal luogo di lavoro da parte di personale assunto presso il comune silano.

Assenteismo a San Giovanni in Fiore, i casi finiti nel mirino

I soggetti indagati rientrano nella categoria dei lavoratori beneficiari delle misure di sostegno al reddito, previste dalla legge regionale n. 15/2008, individuata con progetto della Regione Calabria in convenzione con il Comune di San Giovanni in Fiore, per l’inserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata. Ovverosia, quella categoria di lavoratori, conosciuta con il termine di “Giubbe Rosse”, che sono impiegati per lo svolgimento di variegate mansioni socialmente utili per la comunità, quali la manutenzione e guardiania dei beni pubblici, la pulizia delle strade e delle aree verdi urbane. 

Se un indagato va in un centro sportivo

L’attività investigativa posta in essere dai militari della stazione carabinieri di San Giovanni in Fiore, attraverso l’esecuzione di mirati servizi di osservazione e pedinamento, ha permesso di documentare come alcuni lavoratori, seppur risultassero registrati nel sistema di controllo delle presenze, non sempre si trovavano nei posti di lavoro a loro assegnati piuttosto erano soliti tornare presso le proprie abitazioni, svolgere commissioni di carattere privato nel centro abitato, talvolta soffermandosi presso bar, punti di ritrovo o centri commerciali, o addirittura, in alcuni casi, dedicarsi ad altri lavori quali la vendita ambulante di frutta e verdura. In un caso specifico, uno degli indagati si è recato presso un centro sportivo per poter svolgere attività fisica.

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