domenica,Marzo 23 2025

Strage nelle gole del Raganello, inchiesta chiusa: ecco chi sono gli indagati

Strage nelle gole del Raganello, inchiesta chiusa: ecco chi sono gli indagati nel mirino della procura di Castrovillari. Strage nelle gole del Raganello, arriva l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. La procura di Castrovillari ha chiuso l’inchiesta per l’onda anomala che il 20 agosto dello scorso anno travolse un gruppo di escursionisti nelle Gole del

Strage nelle gole del Raganello, inchiesta chiusa: ecco chi sono gli indagati

Strage nelle gole del Raganello, inchiesta chiusa: ecco chi sono gli indagati nel mirino della procura di Castrovillari.

Strage nelle gole del Raganello, arriva l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. La procura di Castrovillari ha chiuso l’inchiesta per l’onda anomala che il 20 agosto dello scorso anno travolse un gruppo di escursionisti nelle Gole del Raganello, a Civita, ammazzando 10 persone, tra le quali una guida, Antonio De Rasis, 32 anni, uno degli eroi di Rigopiano in Abruzzo. Gli indagati 14 e devono rispondere, a vario titolo, di omicidio colposo, inondazione, lesioni colpose, omissione in atti d’ufficio ed esercizio abusivo della professione.

Sindaci nel mirino della procura di Castrovillari

Nel mirino dei pm di Castrovillari ci sono i sindaci di Civita, Alessandro Tocci, San Lorenzo Bellizzi, Antonio Cerzosimo e Cerchiara di Calabria, Antonio Carlomagno, più i titolari di agenzia turistiche e guide. Non sono più indagati, invece, il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, e il dirigente dell’ufficio Biodiversità dei Carabinieri Forestali Gaetano Gorpia. Secondo l’accusa fu ignorata l’allerta gialla della protezione civile prevista per quel giorno, in particolare dai sindaci.

NEANCHE CON “GOLE SICURE” SI POTEVA EVITARE LA STRAGE

Inoltre, nella vicenda avrebbero avuto un ruolo anche i regolamenti per l’accesso alle gole, che non sono adottati, la mancanza di aggiornamenti dei piani di emergenza ed infine l’imprudenza, in quanto la società che gestiva le visite nelle Gole del Raganello si sarebbe affidata a guide prive dell’abilitazione professionale. Agli atti dell’inchiesta c’è anche un messaggio inviato quel giorno, poco prima della tragedia, dalla guida Antonio De Rasis.

Il messaggio di Antonio De Rasis

«”Se piove torno indietro, sono con 16 persone e soprattutto 4 bambini”» aveva scritto De Rasis. «“Ok, non dovrebbe piovere”» rispose l’organizzatore. Un violento temporale si abbatté nella zona nord del Raganello, che attraversa diversi comuni, provocando un’onda anomala sempre più veloce a causa della morfologia delle gole che travolse gli escursionisti, uccidendo dieci persone e ferendone 14. Le vittime erano originarie, oltre che della Calabria, di Puglia, Lombardia, Campania e Lazio.

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