Manovra di bilancio, Cosenza attende di conoscere il futuro di Mario Occhiuto
Manovra di bilancio, Cosenza attende di conoscere il futuro di Mario Occhiuto. Domani il consiglio comunale della verità. C’è tanta attesa per la giornata di domani, giorno in cui si riunirà il consiglio comunale di Cosenza che dovrà votare o meno la manovra di bilancio. Un passaggio molto importante per la tenuta della giunta Occhiuto
Manovra di bilancio, Cosenza attende di conoscere il futuro di Mario Occhiuto. Domani il consiglio comunale della verità.
C’è tanta attesa per la giornata di domani, giorno in cui si riunirà il consiglio comunale di Cosenza che dovrà votare o meno la manovra di bilancio. Un passaggio molto importante per la tenuta della giunta Occhiuto che qualora ci fosse un voto negativo, terminerebbe con largo anticipo il mandato affidatogli dagli elettori nel 2016. Sono ore dunque delicate, alla ricerca degli equilibri perduti rispetto a una parte della minoranza, quella del gruppo “La Grande Cosenza”, che ha annunciato in anticipo che domani mattina non sarà in aula. Una decisione rispettabile, ma non condivisibile in quanto in un momento così determinante per la vita di Palazzo dei Bruzi, anche chi sta all’opposizione deve assumersi le proprie responsabilità.
Riunione di maggioranza
Stamattina il sindaco Mario Occhiuto ha convocato una riunione di maggioranza, nel corso della quale sarebbe stata trovata la “quadra” per presentarsi compatti al voto in consiglio comunale, nonostante ci sia un parere non positivo del collegio dei Revisori dei Conti. La giornata del primo cittadino è proseguita in commissione bilancio e infine un incontro con i suoi assessori per delineare e preparare la giornata di domani che, comunque vada, si annuncia molto calda. Apparentemente la situazione sembra tranquilla, ma in queste occasioni le sorprese (e i tradimenti) sono dietro l’angolo. Magari, scopriremo in una nuova inchiesta giudiziaria, com’è successo sia in “Lande Desolate” sia in “Passe-partout”, le trame occulte di coloro i quali oggi, come allora, agiscono nell’ombra contro l’avversario politico di turno. (a. a.)