Festival delle Serre, partenza col botto
Non poteva partire meglio la ventiseiesima edizione del festival delle Serre di Cerisano. L’esperienza sensazionale della cena al buio con la presenza del presidente nazionale e dei vertici regionali dell’Unione italiana ciechi sabato sera e la prima a palazzo Sersale con la musica classica e la lirica hanno testimoniato, ancora una volta, la valenza e
Non poteva partire meglio la ventiseiesima edizione del festival delle Serre di Cerisano.
L’esperienza sensazionale della cena al buio con la presenza del presidente nazionale e dei vertici regionali dell’Unione italiana ciechi sabato sera e la prima a palazzo Sersale con la musica classica e la lirica hanno testimoniato, ancora una volta, la valenza e la qualità artistica di un festival che ormai ha radicato apprezzamenti e condivisioni.
Merito dell’amministrazione comunale di Cerisano e del sindaco Lucio Di Gioia che, di anno in anno, lavorano affinchè il livello si innalzi e le critiche positive su artisti, location e ambiente aumentino. Non è un caso allora se proprio il primo cittadino Di Gioia definisca quello di Cerisano come il “più bel festival della Calabria”. Inutile, forse, ribadire la bellezza del borgo e gli slarghi che si trasformano in un grande teatro all’aperto. La marcia in più e la contemporaneità di spettacoli, tutti gratuiti, accresce il successo e rilancia le aspettative. La cena al buio del pre-festival, ad esempio, ha creato momenti particolari, unici.
Nel palazzo Sersale, autorità e cittadini, sono stati letteralmente accompagnati ai loro posti a sedere, con cellulari spenti e neppure uno spiraglio visivo, da camerieri ciechi che hanno memorizzato, per l’occasione, ospiti e percorsi. Così da servire antipasti, primi, secondi e bibite con una naturalezza incredibile ed una sensazione difficilmente descrivibile. Soprattutto per chi, la maggior parte, è abituato a vedere, toccare, aiutarsi con tutti i sensi. Annamaria Palummo, cerisanese doc che fa parte del consiglio nazionale Uici, è riuscita con il Comune a creare pathos ed esperienze incredibili.
Stesse sensazioni piacevoli al gala lirico dell’apertura. Cittadini entusiasti e canterini con “Roma nun fa la stupida stasera…” interpretata magistralmente dal soprano Mariarosa Sansone ed accompagnata al pianoforte da Antonio Condino. Mozart, Puccini, Morricone: tutte musiche che hanno coinvolto e appassionato. Così come la sfilata di moda di Franca Trozzo ed il live music dei “911” fino a notte fonda. Divertimento e cultura, un binomio perfetto secondo le ambizioni degli amministratori. Dopo Napoli e Palermo, la tematica di questa edizione sulle Capitali del Sud non poteva che ricadere su Roma. Con un cartellone che, tempo permettendo, regalerà emozioni con il jazz tutto al femminile, gli spettacoli teatrali con l’attesissimo Rugantino, lo spiral sound e con il cinema. Senza dimenticare gli incontri culturali con le presenze di Walter Veltroni e Claudio Martelli ed il trekking urbano, ogni pomeriggio, con Carmela Bilotto. Un festival delle meraviglie, insomma. Con quel borgo illuminato di giallo che è Cerisano.