Bambino immigrato aggredito, l’autore è il fratello di un pentito di camorra
La Questura di Cosenza ha identificato la coppia che ha aggredito un bambino immigrato, reo di essersi avvicinato alla loro neonata per salutarla. Il bimbo, secondo quanto denunciato dalla mamma della vittima, sarebbe stato colpito con un calcio. Sul caso indaga la polizia che ha informato del caso anche la procura di Cosenza che, ora,
La Questura di Cosenza ha identificato la coppia che ha aggredito un bambino immigrato, reo di essersi avvicinato alla loro neonata per salutarla. Il bimbo, secondo quanto denunciato dalla mamma della vittima, sarebbe stato colpito con un calcio. Sul caso indaga la polizia che ha informato del caso anche la procura di Cosenza che, ora, provvederà ad iscrivere nel registro degli indagati l’uomo e la donna, rispettivamente T. D. di 22 anni e M. V. di 24 anni, accusati dalla famiglia immigrata. Il ragazzo, secondo quanto filtra da ambienti investigativi è fratello di un pentito di camorra che si trovava nella città dei bruzi, quale luogo protetto scelto dal Servizio di protezione centrale di Roma. Tutti i familiari sono stati trasferiti in altra località protetta. Il fatto è avvenuto martedì scorso a Cosenza, in via Macallè, a due passi da corso Mazzini. Al bambino marocchino, 3 anni, una prognosi di cinque giorni. Il reato è lesioni personali aggravate.
La vicenda, inoltre, era stata raccontata sui social network da alcuni testimoni che hanno assistito con sconcerto alla vile aggressione, finita anche alla ribalta nazionale. Nel pomeriggio, anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto aveva espresso solidarietà alla famiglia del bimbo aggredito, condannando il gesto compiuto dai due cittadini residenti nella città dei bruzi. Decisive le telecamere di videosorveglianza.