Contratto dei metalmeccanici, il motore della produzione industriale italiana
Dopo alcuni mesi di discussione e l’approvazione da parte degli organismi statutari delle categorie, il 4 settembre è stata presentata dai Consigli Generali delle tre organizzazioni sindacali metalmeccaniche, riunite unitariamente a Roma, la piattaforma con cui avviare la discussione sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei metalmeccanici in scadenza il 31 dicembre
Dopo alcuni mesi di discussione e l’approvazione da parte degli organismi statutari delle categorie, il 4 settembre è stata presentata dai Consigli Generali delle tre organizzazioni sindacali metalmeccaniche, riunite unitariamente a Roma, la piattaforma con cui avviare la discussione sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei metalmeccanici in scadenza il 31 dicembre 2019 e firmato da Federmeccanica – Assistal unitariamente a Fim, Fiom e Uilm il 26 novembre del 2016. L’obbiettivo dichiarato, che le organizzazione dei metalmeccanici si pongono, nel presentare una piattaforma unitaria che mancava dal 2006, è il rinnovo del contratto, il rilancio del lavoro industriale, mentre nel Paese i processi produttivi economici e sociali si presentano con una complessità con cui fare i conti.
Desertificazione industriale in Calabria
In diverse aree del territorio nazionale, soprattutto nel Mezzogiorno, sono in corso processi di permanente crisi in intere filiere del settore, con la Calabria interessata a vere e proprie dinamiche di desertificazione industriale, con cadute strutturali di investimenti e progressive riduzioni dei livelli occupazionali, in un contesto sociale fortemente degradato in cui i tassi di emigrazione hanno raggiunto i livelli degli anni cinquanta del secolo scorso. Tuttavia, altre aree e comparti produttivi importanti hanno trovato nuove opportunità e sono protagoniste e motore di crescita generale. Sono state le aree e le aziende che, utilizzando gli investimenti agevolati dall’iperammortamento sostenuti dalle risorse pubbliche in maniera rilevante, hanno innovato, diversificato e si sono ristrutturate.
I tanti posti di lavoro persi nel corso degli anni
Tuttavia ciò non è stato indolore, nella crisi, per le riorganizzazioni, ristrutturazioni ed innovazione, nella metalmeccanica si sono persi oltre 300.000 posti di lavoro, è aumentata la precarietà, il ricorso ai subappalti, sono peggiorate le condizioni di lavoro ed il costo del lavoro è rimasto costante consentendo alle aziende una crescità del valore aggiunto assolutamente non equamente redistribuito, favorendo esclusivamente gli aumenti dei profitti. Per queste ragioni il cuore della piattaforma è incentrato sul valore del lavoro, sul riconoscimento del sapere professionale e sul diritto soggettivo, al suo accrescimento, sul rilancio industriale ed occupazionale, l’incremento dei salari, la riduzione delle tasse per i lavoratori, la crescita e l’estensione degli ammortizzatori sociali, la massima attenzione ai temi della sicurezza e salubrità sui luoghi di lavori per contrastare la strage delle morti e degli infortuni.
Le richieste delle organizzazioni sindacali
Dopo la conquista unitaria del CCNL e la conferma della sua articolazione nei due livelli contrattuali avvenuta nel 2016, l’articolazione delle richieste di oggi tiene conto di ciò che è avvenuto in questi anni, di come è stato agito ed applicato il contratto non nascondendosi i limiti ed i contrasti, gli istituti non regi agibili, nel variegato mondo del sistema delle imprese italiano. Ed in questi anni, ribadisco, insieme alla scarsa attivazione della contrattazione di secondo livello, ciò che è emersa è la questione salariale, per questo motivo la piattaforma punta ad un aumento del salario dell’8% sui minimi contrattuali, relativo al periodo 2020-2022, per aumentare il peso del potere d’acquisto dei lavoratori.
Altrettanto centrale è emersa la questione di una reale riforma del sistema di classificazione e degli inquadramenti per consentire a tutte le aziende piccole e grandi di avere certezza di applicazione ed efficacia, nonché consentire ai lavoratori attraverso le proprie rappresentanze unitarie di avere ruolo nell’organizzazione del lavoro e dei processi produttivi, in tante aziende diventata unilaterale.
Contratto dei metalmeccanici risorsa per il Paese
La piattaforma, nel pieno rispetto delle regole democratiche assunte unitariamente da FIM FIOM e UIL, sarà ora discussa nelle assemblee per poi essere sottoposta alla consultazione certificata con voto segreto dei lavoratrici e dei lavoratori. L’auspicio è che le controparti si rendano disponibili ad un confronto serio ed efficace, consapevoli che come sempre se sarà necessario la trattativa sarà sostenuta dalla mobilitazione e la lotta affinché il CCNL dei metalmeccanici continui ad essere uno dei pilastri dei diritti dei lavoratori, dell’unità del Paese, della sua crescita produttiva ed economica come sempre nella storia italiana.