venerdì,Febbraio 14 2025

Cosenza, protesta precari sanità: l’intervento del vicepresidente del Consiglio regionale Pino Gentile

La protesta dei circa 80 precari sanità cosentina arriva fino a Reggio Calabria, sede del consiglio regionale. Ne parla il vice presidente Pino Gentile che in una nota esprime «solidarietà e vicinanza agli operatori che stamani hanno manifestato negli uffici della Direzione generale dell’Annunziata». L’attuale esponente politico del centrodestra afferma che «è necessario trovare una

Cosenza, protesta precari sanità: l’intervento del vicepresidente del Consiglio regionale Pino Gentile

La protesta dei circa 80 precari sanità cosentina arriva fino a Reggio Calabria, sede del consiglio regionale. Ne parla il vice presidente Pino Gentile che in una nota esprime «solidarietà e vicinanza agli operatori che stamani hanno manifestato negli uffici della Direzione generale dell’Annunziata». L’attuale esponente politico del centrodestra afferma che «è necessario trovare una soluzione che salvaguardi l’occupazione degli operatori socio-sanitari che da circa 25 anni prestano servizio nell’ospedale civile di Cosenza, contribuendo a garantire il quotidiano espletamento delle attività sanitarie e sopperendo, di fatto, alle carenze di organico causate dal blocco del turnover».

Pino Gentile, inoltre, chiede «che gli organi deputati, il Commissario ad acta, gen. Saverio Cotticelli e il Direttore del Dipartimento Tutela della Salute, dott. Antonio Belcastro, individuino le misure più adeguate alla risoluzione della problematica, quale ad esempio l’internazionalizzazione dei lavoratori e dei servizi, come già avvenuto in altre Regioni italiane. Auspico che anche il contratto degli OSS venga prorogato al pari dei loro colleghi addetti ai servizi di pulizia e sanificazione».

Infine, il vice presidente del Consiglio regionale calabrese, Pino Gentile auspica che gli organi preposti investano della problematica anche il neo ministro della Salute, Roberto Speranza «proponendo una revisione del Decreto Calabria che prenda in considerazione anche la salvaguardia occupazionale dei tanti operatori esternalizzati che sono divenute figure indispensabili nelle corsie ospedaliere».

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