Salvini a Cosenza, città in fermento. Messaggi contro la Lega anche nei negozi
“Cosenza non si Lega“: il messaggio è chiaro. La città vivrà il prossimo 24 settembre un pomeriggio molto intenso in concomitanza dell’arrivo al Teatro Morelli dell’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini. Il leader del Carroccio parlerà a partire dalle ore 18.30 in una sala omologata per 626 persone. Tutto intorno si respirerà aria di contestazione
“Cosenza non si Lega“: il messaggio è chiaro. La città vivrà il prossimo 24 settembre un pomeriggio molto intenso in concomitanza dell’arrivo al Teatro Morelli dell’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini. Il leader del Carroccio parlerà a partire dalle ore 18.30 in una sala omologata per 626 persone. Tutto intorno si respirerà aria di contestazione con una manifestazione che i comitati cittadini antagonisti stanno organizzando.
Cartelli in città per l’arrivo di Salvini a Cosenza
Da un paio di giorni, nel frattempo, si stanno moltiplicando a vista d’occhio i cartelli di “benvenuto” che semplici cittadini e attività lavorative stanno affiggendo sulle proprie porte o all’ingresso dei negozi. “Cosenza non si Lega” o “Mai con Salvini” sono i messaggi più gettonati che si trovano finanche all’interno di bar e pub. Si tratta di prese di posizione che hanno fatto storcere il naso ai sostenitori della Lega, preoccupati che l’esito della sortita del Capitano sia simile al flop di Soverato.
La protesta corre sul web
Sui social l’arrivo di Salvini a Cosenza è l’argomento più gettonato. Su Facebook, ad esempio, è stato creato un gruppo che in un giorno ha raggiunto i 3mila iscritti. Si chiama “Stutamu Salvini”, vive di ironia e dei commenti degli utenti che lanciano proposte per martedì.
Le parole di Occhiuto su Salvini a Cosenza
Il sindaco Mario Occhiuto, in attesa dell’ok definitivo dal primo partito italiano secondo i sondaggi, ha teso la mano al leader che verrà dalla padana Pontida. Nei giorni scorsi, parlando di Salvini a Cosenza, aveva parlato di accoglienza: «La tappa che farà nel nostro capoluogo sarà un’occasione di ascolto e di confronto». Aveva poi concluso augurandosi che nonostante le manifestazioni di «dissenso da parte di alcuni movimenti, la città darà prova di apertura e ospitalità».