Cosenegal, ricordate? Ora è il nome di una missione per il Parco di Daniele
Ricordate quando il 15 febbraio del 2015 i tifosi del Catanzaro pensarono, a loro avviso, di offendere i rivali rossoblù? Dal settore centrale del tifo delle Aquile, verso la fine del match, si levò l’ultimo lenzuolo bianco di una lunga serie. Probabilmente un drappo avanzato da quelli precedenti che prendevano di mira Padre Fedele. Cosenegal
Ricordate quando il 15 febbraio del 2015 i tifosi del Catanzaro pensarono, a loro avviso, di offendere i rivali rossoblù? Dal settore centrale del tifo delle Aquile, verso la fine del match, si levò l’ultimo lenzuolo bianco di una lunga serie. Probabilmente un drappo avanzato da quelli precedenti che prendevano di mira Padre Fedele. Cosenegal c’era scritto. Fu in quel frangente che il campanile e l’ironia lasciarono spazio al razzismo gratuito, quello più becero. L’indignazione fu generalizzata, ma giusto il tempo di una bacchettata e la cosa passò in sordina.
Cosenegal per davvero
A distanza di quattro anni e mezzo, quel Cosenegal torna di attualità con una finalità completamente rovesciata. Ad avere avuto il colpo di genio, paragonabile ad un assist di tacco di un fantasista, è stata la Terra di Piero. L’idea è molto semplice: dare il nome ad una missione in Senegal sfruttando proprio il gioco di parole degli ultrà del Catanzaro. Entro giugno – fanno sapere – vogliono provare ad inaugurare a Kaffrine il Parco di Daniele. Vale a dire l’ennesimo luogo di inclusione e condivisione. Dal 28 ottobre al 6 novembre dei rappresentati si recheranno in loco per i passaggi burocratici necessari.
Tanti progetti completati
I progetti completati nel tempo dall’associazione sono diversi, il più noto è il parco inclusivo nel cuore di Cosenza. Nella Repubblica centroafricana, nel villaggio di Bedaià, furono realizzati la prima scuola materna e il primo pozzo per l’acqua potabile. In Madagascar, ad Antananarivo, nel quartiere di Ambohitrimanjaka, sorgono un asilo con annesso refettorio e una scuola di cucito. Ad Iringa, in Tanzania, c’è il “Parco Piero Romeo 2”.
In onore di Daniele Caristia
Come detto, la missione Cosenegal renderà onore alla memoria di Daniele Caristia, il ragazzo scomparso lo scorso 13 luglio. Il suo sorriso è presente in diverse iniziative della città e presto ne saranno portate avanti delle altre. I suoi amici più cari e i parenti ogni domenica affiggono allo stadio uno striscione (“Lillo con noi“) e uno stendardo. Dall’ultimo match ha sventolato fiero anche un bandierone con i simboli che più amava: il rossoblù, la stella rosa e lo shamrock irlandese. Presto anche in Senegal, grazie alla Terra di Piero, sapranno quanto amava vivere in compagnia.