Farmacie accusate di truffa aggravata, respinto appello della procura di Cosenza
Torna alla ribalta della cronaca giudiziaria il caso dei farmacisti di Cosenza indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato dalla procura di Cosenza nell’ambito di un’inchiesta che mira a far luce sulle presunte commistioni tra un medico di famiglia, Francesco Sergio Mariano Galli, in concorso con i farmacisti Angela Pugliano, Giuseppe e Pasquale Carnevale
Torna alla ribalta della cronaca giudiziaria il caso dei farmacisti di Cosenza indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato dalla procura di Cosenza nell’ambito di un’inchiesta che mira a far luce sulle presunte commistioni tra un medico di famiglia, Francesco Sergio Mariano Galli, in concorso con i farmacisti Angela Pugliano, Giuseppe e Pasquale Carnevale e diversi assuntori del farmaco Oxycontin, causa prescrizioni abusive del medicinale citato che ha gli stessi effetti dell’eroina, rientrante nella categoria degli oppioidi ed avente effetti simili all’eroina. Secondo la procura di Cosenza, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo, la truffa sarebbe stata tesa a far conseguire ingiusti profitti, con costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale, sia ai singoli assuntori delle prescrizioni inappropriate del farmaco sia alle singole farmacie che hanno distribuito il farmaco farmaco.
Impugnato il provvedimento del gip di Cosenza
Il gip di Cosenza aveva disposto il sequestro preventivo della somma di 175mila euro a carico dei tre farmacisti di Cosenza, ma altri sono indagati a piede libero, verso i quali la procura di Cosenza ha impugnato il provvedimento con cui il giudice cautelare aveva rigettato la richiesta di sequestro preventivo per equivalente in ordine al reato di truffa aggravata. Si tratta dei farmacisti Gianfranco Coppola, Vincenza Benincasa, Gianpaolo Romanello, Giuseppe Chetry e Angela Pugliano. Per i magistrati di Cosenza ci sono i riscontri investigativi negli atti del fascicolo che confermano la consegna di farmaci sulla base di plurime ricette aventi ad oggetto lo stesso medicinale nell’arco della stessa giornata.
Farmacie accusate di truffa, appello non fondato
Il Tribunale del Riesame di Cosenza, però, ritiene non fondate le argomentazioni accusatorie, in quanto non vi sono significativi elementi che possano sorreggere sia in pure nei limiti del fumus e non della prova dibattimentale, l’ipotesi accusatoria in concorso dei farmacisti. Passa dunque la linea difensiva che aveva esposto le ragioni per le quali il sequestro preventivo era da considerarsi insussistente rispetto ai temi accusatori contenuti nelle indagini. I titolari delle farmacie sono difesi dagli avvocati Antonio Cortese, Michele Franzese, Nicola Rendace, Vincenzo Adamo, Raffaele Brescia e Massimo Lenti.