Omicidi, estorsioni e droga nel Catanzarese, 17 arresti della Dda
Sono finite in carcere 17 persone tra presunti capi e affiliati alla cosca Iozzo-Chiefari federata a quella dei Gallace di Guardavalle. L’operazione porta la firma della Dda di Catanzaro che ritiene di aver fatto luce su un duplice omicidio avvenuto nel 2009 a Chiaravalle Centrale ai danni di Giuliano Cortese, di 48 anni, e della
Sono finite in carcere 17 persone tra presunti capi e affiliati alla cosca Iozzo-Chiefari federata a quella dei Gallace di Guardavalle. L’operazione porta la firma della Dda di Catanzaro che ritiene di aver fatto luce su un duplice omicidio avvenuto nel 2009 a Chiaravalle Centrale ai danni di Giuliano Cortese, di 48 anni, e della sua compagna Inna Abramovia, di 35, di nazionalità ucraina. Agguato, portato a termine davanti alla scuola materna, dove la coppia aveva lasciato le due figlie piccole.
L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, dagli aggiunti Vincenzo Capomolla e Vincenzo Luberto e dal pm Debora Rizza, che nel corso degli ultimi tre anni hanno lavorato alacremente con il Nucleo Investigativo di Catanzaro. I carabinieri infatti hanno concentrato la loro azione repressiva nei territori di Torre di Ruggiero, Chiaravalle Centrale, Cardinale e aree limitrofe.
Secondo gli investigatori, gli uomini della presunta cosca avevano la disponibilità di numerose armi, anche da guerra. Il presunto sodalizio criminale, inoltre, avrebbe controllato pure le attività imprenditoriali nei settori dell’edilizia, del movimento terra e del commercio all’ingrosso di legname. Non solo, nel mirino della Dda di Catanzaro sono finiti i subappalti connessi con la realizzazione di opere pubbliche anche di rilevante entità come la cosiddetta “Trasversale delle Serre”, nonché interessi connessi con attività commerciali anche in occasione della festa patronale di uno dei paesi. E infine, spaccio di marijuana e cocaina.