Spagnuolo: «Centro storico di Cosenza problema politico istituzionale»
«Questa è un’indagine che colpisce due gruppi che commettevano reati predatori. Due gruppi che avevano base nel Cosentino per un periodo storico limitato, con interessi anche su tutto il territorio nazionale». Pensieri e parole del procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo, durante la conferenza stampa dell’operazione “Vulture”. «Creavano danni importanti a strutture economiche che non
«Questa è un’indagine che colpisce due gruppi che commettevano reati predatori. Due gruppi che avevano base nel Cosentino per un periodo storico limitato, con interessi anche su tutto il territorio nazionale». Pensieri e parole del procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo, durante la conferenza stampa dell’operazione “Vulture”. «Creavano danni importanti a strutture economiche che non possono permettersi il lustro di subire questi danni. Il centro storico di Cosenza è un problema di tipo sociale, etico e politico istituzionale prima che criminale perché lì vi è una presenza di soggetti che traggono sostentamento per venire solo da attività illecite. Stavano lì perché godevano di maggiore impunità. Purtroppo in questa zona della città ci sono le basi dello smercio della droga e aggiungo di reati ben più gravi» dichiara il capo della procura di Cosenza.
Per Spagnuolo è un’associazione a delinquere «fluida»
Mario Spagnuolo descrive le caratteristiche di questa associazione a delinquere smantellata oggi dai carabinieri di Cosenza. «Si tratta di una struttura fluida: si compone e si ricompone in base alle esigenze stesse dell’associazione che vive in modo globalizzato il crimine, senza dare punti di riferimento, come può essere invece un’associazione a delinquere di tipo mafioso. E’ importante dire che l’indagine parte dalla stazione dei carabinieri. Quest’area è vista quasi come una Cenerentola ma non è affatto così. Vi posso assicurare che qui servono più uomini, perché viviamo in un contesto criminale importante, diffusa e predatoria che crea problemi alla sicurezza dei cittadini».
Infine, le dichiarazioni del tenente colonnello Piero Sutera, comandante dei carabinieri provinciali di Cosenza: «Indagini particolarmente complesse, che necessitava di un impegno protratto nel tempo. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione investigativa su due gruppi che commettevano furti e rapine. Parliamo di persone dell’Est europeo o di italiani, residenti tra Corigliano Rossano e il centro storico di Cosenza. Ci sono elementi indiziari molto solidi».