martedì,Marzo 19 2024

Terminator 3, ergastolo (in continuazione) per Franco Presta. Aumenta l’isolamento diurno

A Terminator 3 ergastolo in continuazione per Franco Presta. E’ la decisione della Corte d’Assise di Cosenza che condanna al “fine pena mai” l’esecutore materiale del delitto di Francesco Bruni “Bella bella”, commesso a Cosenza il 29 luglio del 1999. Omicidio di mafia eccellente da parte del clan “Lanzino“, il cui capo, Ettore, ha subito

Terminator 3, ergastolo (in continuazione) per Franco Presta. Aumenta l’isolamento diurno

A Terminator 3 ergastolo in continuazione per Franco Presta. E’ la decisione della Corte d’Assise di Cosenza che condanna al “fine pena mai” l’esecutore materiale del delitto di Francesco Bruni “Bella bella”, commesso a Cosenza il 29 luglio del 1999. Omicidio di mafia eccellente da parte del clan “Lanzino“, il cui capo, Ettore, ha subito già una condanna all’ergastolo definitiva, passata in giudicato nel mese di luglio del 2017. La Cassazione, inoltre, aveva confermato la condanna a 14 anni di carcere per Vincenzo Dedato, ex contabile della cosca, oggi collaboratore di giustizia. Dicevamo di Presta: un ergastolo che racchiude anche l’omicidio di Antonio Sena, il mammasantissima di Cosenza eliminato nei primi anni del 2000 sempre dal clan “Lanzino“. Non si tratta quindi di un altro ergastolo, ma di una condanna relativa allo stesso procedimento penale, ovvero “Terminator 3”.

Condanna all'ergastolo per l'omicidio di Francesco Bruni "Bella bella" per Franco Presta, già responsabile del delitto di Antonio Sena.
Franco Presta

Terminator 3, cosa era successo con Franco Presta

In passato la Dda di Catanzaro aveva sbagliato la contestazione al boss cosentino, Franco Presta. Così la Corte d’Assise di Cosenza aveva rimandato gli atti al pubblico ministero per formulare il capo d’accusa corretto. Errore che ha quindi determinato un nuovo processo che si è concluso oggi con la sentenza emessa dal presidente Paola Lucente (a latere il giudice Francesca De Vuono). Rispetto alla condanna di Sena, aumenta l’isolamento diurno di un anno e mezzo e in totale diventano due, ma sei mesi sono stati già scontati dal killer di Tarsia. Si chiude quindi il capitolo degli omicidi commessi dalla ‘ndrangheta cosentina tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del nuovo secolo. Anni di terrore, dove a morire erano esponenti dei rispettivi gruppi che controllavano la città.

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