Gratteri, messaggio al Pd (e a Oliverio): «Ci si difende nei processi, basta provocazioni»

Lunga intervista ieri di Lilli Gruber al procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri. Tra gli argomenti toccati, le dichiarazioni della deputata Enza Bruno Bossio che, nelle scorse settimane, aveva dichiarato come il magistrato reggino avesse ordinato al Pd di non candidare l’attuale Governatore della Calabria. Ieri, nel corso della trasmissione “Otto e mezzo”, Nicola Gratteri ha risposto così alla domanda su Mario Oliverio: «Io non sono né di Forza Italia né del Pd né della Lega. La verità è che ognuno deve cercare di rispondere e difendersi dai reati nei processi», riferendosi sia a “Lande Desolate” sia a “Passe-partout”. «Faccio questo lavoro dal 1986 e non mi preoccupo di queste provocazioni. Ho le spalle molto larghe e sono abituato a questo genere di provocazioni. Non vado al mare o al cinema da 20 anni, figuriamoci se mi preoccupo di chi in Calabria e in Italia ogni giorno cerca di provocarmi. Non faccio e non farò mai falli di reazione, ma queste persone devono solo rassegnarsi». Un messaggio chiaro quello di Gratteri, sul fatto che le inchieste della Dda di Catanzaro sulla politica, sulla pubblica amministrazione, e soprattutto sulla ‘ndrangheta, proseguiranno anche nei prossimi mesi. Forse nel bel mezzo delle elezioni Regionali.