giovedì,Marzo 28 2024

Bergamini, a che punto è l’inchiesta sulla morte di Denis?

Ieri sui social network, dopo la notizia del trasferimento provvisorio del procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla presso il tribunale di Potenza (sezione civile), in tanti hanno collegato (impropriamente) la decisione del Consiglio Superiore della Magistratura al caso Bergamini. Ebbene, le due cose non sono minimamente accostabili. Non si può parlare di complotto, poiché la

Bergamini, a che punto è l’inchiesta sulla morte di Denis?

Ieri sui social network, dopo la notizia del trasferimento provvisorio del procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla presso il tribunale di Potenza (sezione civile), in tanti hanno collegato (impropriamente) la decisione del Consiglio Superiore della Magistratura al caso Bergamini. Ebbene, le due cose non sono minimamente accostabili. Non si può parlare di complotto, poiché la commissione disciplinare del Csm prende in esame tutti i procedimenti disciplinari avviati dal procuratore generale della Corte di Cassazione. In questo caso, il procedimento disciplinare a carico di Eugenio Facciolla risulta incardinato nel mese di luglio scorso. Parliamo dei massimi livelli della magistratura italiana.

Il procuratore ha riaperto il caso Bergamini

Eugenio Facciolla, magistrato di Cosenza, è colui il quale ha riaperto il caso sulla morte di Denis Bergamini, trovato senza vita a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989. Dopo la riesumazione del cadavere e i risultati della super perizia richiesta dal gip di Castrovillari, la procura e la polizia giudiziaria hanno proseguito nell’attività investigativa che qualcuno dice sia ferma dal mese di febbraio scorso. Questo significa che gli indagati e le persone offese attendono le determinazioni di chi ha coordinato la seconda inchiesta su Denis Bergamini, procedendo ad un avviso di conclusioni delle indagini preliminari e successivamente a una (eventuale) richiesta di rinvio a giudizio.

Perché tutto ciò non sia avvenuto finora, bisogna chiederlo al procuratore Facciolla che, materialmente, ha portato avanti l’indagine in tutti i suoi aspetti. Secondo alcuni rumors, sarebbero state sentite oltre 200 persone. Al vaglio della procura di Castrovillari, sulla base delle ricostruzioni giornalistiche di Raisport, ci sarebbe la pista della droga e quella del calcioscommesse. Non quella del movente sentimentale, già scartato dall’allora procuratore capo di Castrovillari, Franco Giacomantonio, con una definitiva archiviazione. 

In quale contesto matura la morte di Denis Bergamini?

Secondo Facciolla, c’è molto di più. E il suo obiettivo è quello di individuare colui il quale abbia soffocato l’ex calciatore del Cosenza, in presenza o meno di Isabella Internò, ex fidanzata di Denis, accusata (per il momento) di omicidio volontario. Se tale delitto sia maturato all’interno di un contesto criminale (mafioso o meno cambierebbe tutta la prospettiva accusatoria) o se riguardi altri ambiti legati anche ai rapporti con gli ex compagni di squadra. Nel momento in cui emergono elementi indiziari comprovanti un’azione delittuosa stabilita da esponenti camorristici o ‘ndranghetistici, è lapalissiano che l’indagine percorra un’altra strada, non fosse altro che la competenza territoriale a quel punto sarebbe della procura distrettuale antimafia e non della procura ordinaria.

Nei giorni scorsi, tra le altre cose, la sorella di Denis, Donata Bergamini aveva rilasciato una dichiarazione, in concomitanza del trentennale della morte del fratello, spiegando che la verità è molto vicina. Significa che la procura di Castrovillari a breve renderà edotta l’opinione pubblica sugli esiti investigativi, aiutando a svelare i contorni della scomparsa del ragazzo della provincia di Ferrara? Da questo punto di vista, dunque, non c’è alcun pericolo che il “potente di turno” possa sabotare le indagini su Bergamini, anche perché è necessario ricordare che le inchieste non sono personali, ma sono portate avanti da un gruppo di lavoro o da più magistrati. Funziona così, per quei pochi che non lo sapessero.

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