giovedì,Marzo 28 2024

Morrone, capitan Granata fissa un obiettivo: “Che bella la finale di Coppa”

Roberto Granata veste con orgoglio la fascia di capitano della Morrone. Il terzino è giunto alla sua quinta stagione consecutiva in squadra e rappresenta la continuità tecnica del progetto sportivo. L’abitudine ad occupare la vetta della classifica ha lasciato spazio in Eccellenza ad una stagione di assestamento. «Sapevamo che quest’anno la musica sarebbe cambiata –

Morrone, capitan Granata fissa un obiettivo: “Che bella la finale di Coppa”

Roberto Granata veste con orgoglio la fascia di capitano della Morrone. Il terzino è giunto alla sua quinta stagione consecutiva in squadra e rappresenta la continuità tecnica del progetto sportivo. L’abitudine ad occupare la vetta della classifica ha lasciato spazio in Eccellenza ad una stagione di assestamento. «Sapevamo che quest’anno la musica sarebbe cambiata – sottolinea – La società ha ringiovanito la rosa puntando sulla valorizzazione dei giovani. Nonostante questo l’organico può vantare ugualmente su una buona qualità ed è arricchito da chi, come il sottoscritto, può mettere a disposizione la propria esperienza».


CAMPIONATO RICCO DI INSIDIE

Granata in passato ha già militato in Eccellenza e ne conosce le mille inside. «Mi aspettavo esattamente questo tipo di campionato – continua – Non esistono match scontati, si può vincere e perdere con chiunque. A sorprendermi, invece, è l’intensità delle partite: è davvero alta». Se da un lato la società ha tracciato le linee guida, dall’altra il team ha recepito gli input. Domenica arriva l’Isola Capo Rizzuto. «La Morrone gioca per vincere, poi a parlare per ultimo è sempre il campo – aggiunge – I nostri prossimi avversari sono molto ben attrezzati, non sono certo gli ultimi arrivati. Chi mi ha colpito particolarmente finora? Il San Luca è un collettivo quadrato con un tridente ben assortito. Ho apprezzato anche Scalea e Sersale nonostante abbia perso qui a Cosenza».


SPOGLIATOIO E OBIETTIVI

La fascia che porta al braccio è legittimata dall’atteggiamento dei suoi compagni. «Nello spogliatoio c’è un gruppo fantastico, affiatato – spiega Granata – Il club, prima di tesserare qualcuno pesa anche l’aspetto umano. Il mio ruolo? Credo che sia facile essere leader e avere il rispetto di tutti quando la domenica giochi sempre. E’ diverso, invece, quando giochi di meno come sta capitando a me. A tal proposito mi fa molto piacere avvertire la considerazione e la fiducia del gruppo, dove continuo ad essere un punto di riferimento a prescindere dall’utilizzo in campo». Chiusura dedicata alle aspettative. «Il nostro obiettivo stagionale è conquistare la salvezza il prima possibile e farcrescere al meglio i ragazzi che abbiamo in rosa. Non dimentichiamoci, inoltre, che presto ci giocheremo l’accesso alla finale di Coppa Italia. Partecipare all’atto conclusivo di questa competizione – taglia corto il terzino – ci riempirebbe d’orgoglio…».

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