venerdì,Marzo 29 2024

Multiproprietà, Trapani e Juve Stabia rischiano grosso

 La Procura federale della Figc ha chiuso le indagini su unu caso che potrebbe presto scoppiare. Parliamo delle proprietà multiple (le multiproprietà) nei campionati professionistici, con al centro due società di Serie B. Entrambe, inoltre, dirette concorrenti del Cosenza per la salvezza diretta. Sono il Trapani e la Juve Stabia, così come riferiscono il Giornale di Sicilia e Il Sole

Multiproprietà, Trapani e Juve Stabia rischiano grosso

 La Procura federale della Figc ha chiuso le indagini su unu caso che potrebbe presto scoppiare. Parliamo delle proprietà multiple (le multiproprietà) nei campionati professionistici, con al centro due società di Serie B. Entrambe, inoltre, dirette concorrenti del Cosenza per la salvezza diretta. Sono il Trapani e la Juve Stabia, così come riferiscono il Giornale di Sicilia e Il Sole 24 Ore.

Cosa dicono le carte

Fabio Petroni e il patron dei siciliani. Nell’ambito dell’inchiesta sulle multiproprietà E’ accusato di «avere rivestito contemporaneamente il ruolo di socio» in entrambe le società, dal 21 giugno al 9 luglio scorso. Secondo la Procura federale, infatti, il controllo di Petroni nella Juve Stabia avveniva anche «mediante interposizione di Edoardo Comito», indagato in quanto amministratore e legale rappresentante dei campani «all’epoca dei trasferimenti di quote del capitale». Oltre a Comito e Petroni, per quanto riguarda la Juve Stabia, sono finiti nel mirino dei pm federali anche l’allora amministratore unico Pasquale Martinelli, l’amministratore unico dal 31 maggio 2019 Vincenzo D’Elia, l’amministratore unico di Sportiva Srl e Stabia Sport Srl Giuseppe Di Maio, il socio Francesco Manniello e l’amministratore della società Gap Srl Antonio Parente. Per il Trapani, invece, l’ex presidente del cda Paola Iracani, l’amministratore dell’ex proprietaria Fm Service, Maurizio De Simone, e Luigi Foffo, presidente del cda dell’attuale proprietaria, Alivision transport scarl.

L’acquisizione del Trapani e la multiproprietà

Petroni, tramite una sua società, ha rilevato il Trapani lo scorso 21 giugno. 6 giorni dopo la promozione in B tramite play-off. Una cessione salvifica, dato che i giocatori del club siciliano avevano messo in mora la società. Questo perché senza stipendi da aprile, con una domanda di iscrizione in Serie B alle porte. Domanda completata dalla nuova proprietà, che secondo le tesi della Procura federale è rimasta nel frattempo all’interno del capitale della Juve Stabia, almeno fino al 9 luglio. Una situazione in contrasto con quanto previsto dallo statuto Figc (articolo 7,7) e dalle Noif (Norme organizzative interne federali, articolo 16 bis). «Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo – si legge – in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto». Insomma secondo l’accusa ci sarebbero tutti gli ingredienti per parlare di multiproprietà.