martedì,Marzo 19 2024

Iemmello, il Cosenza e quella “disamistade” di De Andrè

Iemmello-Cosenza, Cosenza-Iemmello: una storia d’odio (calcistico, ma non solo) che si porta avanti dal settembre 2014, quando le strade dei rossoblù e dell’attuale capocannoniere della Serie B si incrociarono per la prima volta. Da lì in poi è stata una disamistade, per citare De André. Iemmello a misura di braccio… In quella domenica Cosenza riabbracciava la

Iemmello, il Cosenza e quella “disamistade” di De Andrè

Iemmello-Cosenza, Cosenza-Iemmello: una storia d’odio (calcistico, ma non solo) che si porta avanti dal settembre 2014, quando le strade dei rossoblù e dell’attuale capocannoniere della Serie B si incrociarono per la prima volta. Da lì in poi è stata una disamistade, per citare De André.

Iemmello a misura di braccio…

In quella domenica Cosenza riabbracciava la Serie C, dopo tre campionati divisi fra dilettanti e Seconda Divisione. A seguito dell’ottimo 1-1 contro la Salernitana, che a fine anno vinse quel torneo, al San Vito (che non era ancora “Marulla”) arrivava il Foggia, che aveva fatto lo stesso percorso dei Lupi. In quella squadra giocava appunto Pietro Iemmello, nativo di Catanzaro, tifoso dei giallorossi e centravanti in cerca di rilancio dopo sei mesi in chiaroscuro a Vercelli. I rossoblù, allenati da Cappellacci, iniziarono quella gara nel peggiore dei modi, andando sotto alla mezz’ora per il gol di Agnelli. Al 40’ il fattaccio. Iemmello riceve palla sulla sinistra e in diagonale supera Ravaglia, facendo 0-2 e sventolando le braccia a mo’ di aquila, simbolo del Catanzaro, sotto la Curva Sud, che (eufemisticamente parlando) non la prese benissimo. La partita terminò 2-2 con una doppietta di Calderini, ma segnò il passo… A misura di braccio.

… A distanza di offesa 

Per ritrovare il centravanti al San Vito, che era diventato tristemente “Marulla” nel corso dell’estate seguente al primo incontro, bisogna fare flash forward fino all’aprile 2016. Il Foggia sta lottando col Benevento per la promozione diretta. Il Cosenza resta aggrappato a flebilissime speranze play-off dopo lo scialbo pari di Melfi. La sfida coi rossoneri è importantissima e Iemmello aveva già punito due volte i Lupi nell’andata, terminata 2-0 in Puglia. Il Foggia parte alla grande, Perina alza un muro e gli uomini di Roselli, subentrato a Cappellacci ad ottobre 2014, si difendono in sei. Sì, in sei: con Fiordilino e Statella a fare i terzini e Corsi e Ciancio a coprire il centro della difesa. Nella ripresa La Mantia porta in vantaggio il Cosenza e fa esplodere lo stadio, ma la gioia dura poco perché Arrighini stende Angelo in area di rigore. Dal dischetto va proprio Iemmello, bersagliato dall’inizio con cori ad personam. Tutto lo stadio fischia e tiene il fiato: sa benissimo che, se il catanzarese segnasse, non si tratterrebbe nell’esultanza.  Tiro. Parata di Perina. Ribattuta di Iemmello. Ancora parata di Perina. Tripudio dello stadio, ma nel mezzo dei sedici metri si erge una figura. È quella di Edoardo Blondett, che proprio non aveva mandato giù l’aquila mimata un anno e mezzo prima sotto la Sud. Va faccia a faccia con l’attaccante avversario ed esulta, urlando. Si accende una rissa, sedata con un turbine di ammonizioni date un po’ a caso. La partita finisce 1-0, il Foggia manca l’aggancio al Benevento e perde la finale dei play-off contro il Pisa, restando ancora in C. Le lacrime di Iemmello al termine della sfida coi toscani faranno il giro dei social cosentini, rimbalzando da un profilo all’altro sempre a corredo dell’immagine di un Blondett esultante… A distanza di offesa.

Questa storia sospesa

L’anno scorso il centravanti saltò la gara d’andata al “Marulla”, decisa da Tutino. Ci fu al ritorno allo “Zaccheria”, vinto dai Satanelli grazie ad un autogol di Dermaku. Lunedì le armi si incroceranno di nuovo: da una parte, stavolta in biancorosso, Iemmello, attuale capocannoniere della Serie B a caccia dell’ennesima riconferma. Dall’altra, il suo acerrimo nemico Cosenza, con Perina fra i pali. Le spade sono affilate, gli scudi rinforzati. Il countdown è quasi scaduto, riprende la disamistade… Questa storia sospesa.