venerdì,Ottobre 4 2024

Omicidio Ruffolo, inizia il processo in Corte d’Assise

Si è svolta questa mattina la prima udienza davanti alla Corte d’Assise di Cosenza per l’omicidio di Giuseppe Ruffolo, ucciso a Città 2000 il 22 settembre del 2011. Un delitto, secondo la Dda di Catanzaro, maturato in ambienti mafiosi. Alla sbarra c’è solo Massimiliano D’Elia, presunto esecutore materiale dell’assassinio, mentre le posizioni di Roberto Porcaro,

Omicidio Ruffolo, inizia il processo in Corte d’Assise

Si è svolta questa mattina la prima udienza davanti alla Corte d’Assise di Cosenza per l’omicidio di Giuseppe Ruffolo, ucciso a Città 2000 il 22 settembre del 2011. Un delitto, secondo la Dda di Catanzaro, maturato in ambienti mafiosi. Alla sbarra c’è solo Massimiliano D’Elia, presunto esecutore materiale dell’assassinio, mentre le posizioni di Roberto Porcaro, presunto mandante, e Antonio Illuminato, presunto favoreggiatore, sono state congelate in attesa di nuovi elementi indiziari. Il caso è stato assegnato al pubblico ministero Valerio Vito che prenderà il posto di Camillo Falvo per quanto riguarda i procedimenti penali relativi al circondario di Cosenza.

Omicidio Ruffolo, costituite le parti civili

La Corte d’Assise di Cosenza, presieduta dal presidente Maria Lucente (giudice a latere Francesca De Vuono) ha accolto le costituzioni di parti civili che saranno rappresentate dagli avvocati Filippo Cinnante, Paolo Guadagnuolo e Giuseppe Malvasi. Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Paolo Pisani, ha sollevato delle questioni preliminari relative alla nullità del decreto di giudizio immediato per l’assenza di evidenti prove a carico di Massimiliano D’Elia. La Corte, riunitasi in Camera di Consiglio, ha rigettato l’eccezione preliminare dei due avvocati, spiegando di non poter entrare nel merito della decisione presa dal gip distrettuale di Catanzaro. Nel corso dell’udienza, inoltre, Massimiliano D’Elia ha reso dichiarazioni spontanee, dichiarandosi estraneo ai fatti che la Dda di Catanzaro gli contesta. Il processo, infine, è stato rinviato al prossimo 21 gennaio.

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