giovedì,Marzo 28 2024

Diffamazione su Facebook, arriva la condanna del tribunale di Castrovillari

Il gup del Tribunale di Castrovillari ha accolto la richiesta della procura di Castrovillari e del difensore di parte civile, l’avvocato Ettore Zagarese, condannando C. L. alla pena di 2 mesi di reclusione e 600 euro di multa, oltre al risarcimento dei danni in favore della persona offesa, un 36enne rossanese, da liquidarsi in separata

Diffamazione su Facebook, arriva la condanna del tribunale di Castrovillari

Il gup del Tribunale di Castrovillari ha accolto la richiesta della procura di Castrovillari e del difensore di parte civile, l’avvocato Ettore Zagarese, condannando C. L. alla pena di 2 mesi di reclusione e 600 euro di multa, oltre al risarcimento dei danni in favore della persona offesa, un 36enne rossanese, da liquidarsi in separata sede civile, e alla rifusione delle spese legali.

Secondo quanto ricostruito, comunicando con più persone attraverso il noto social network Facebook, l’imputata avrebbe leso la reputazione della parte civile commentando alcuni post pubblicati da quest’ultima sul proprio profilo personale con espressioni di tipo offensivo. Da qui la denuncia e l’apertura di un procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, culminato poi con una sentenza di condanna per il delitto di diffamazione aggravata.

L'avvocato Ettore Zagarese
L’avvocato Ettore Zagarese

Diffamazione su Facebook, la dichiarazione dell’avvocato Zagarese

L’avvocato Ettore Zagarese, che in questa vicenda ha curato gli interessi della persona offesa, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Molte persone sembrano ignorare che sui social valgono le stesse regole della vita reale. Che Facebook e le altre le piattaforme di comunicazione collettiva, oltre a svolgere una funzione importante di informazione e di dialogo sociale, siano divenute anche una sorta di “discarica” in cui ognuno scrive quello che vuole, è risaputo. Quello che sfugge, però, è che il rispetto della dignità delle persone è sacro ed inviolabile, per cui ben vengano sentenze come quella di Castrovillari se servono a ricordare ai cosiddetti “leoni da tastiera” come l’abuso sia punito penalmente e comporti gravi conseguenze anche economiche».