Braglia torna a parlare: «Il Cosenza deve aiutare Riviere. A Salerno…»
Piero Braglia interrompe il suo silenzio e torna a parlare in conferenza stampa prima di un match molto delicato. Salernitana-Cosenza, infatti, sarà gara molto diversa da quella di maggio scorso. All’epoca risolse Palmiero nel suo unico acuto in rossoblù, domani all’Arechi ci si affiderà a Riviere. «La squadra sta bene, corre. Veniamo da una situazione
Piero Braglia interrompe il suo silenzio e torna a parlare in conferenza stampa prima di un match molto delicato. Salernitana-Cosenza, infatti, sarà gara molto diversa da quella di maggio scorso. All’epoca risolse Palmiero nel suo unico acuto in rossoblù, domani all’Arechi ci si affiderà a Riviere. «La squadra sta bene, corre. Veniamo da una situazione difficile, aggravata dalla sconfitta nel derby. Non ci aggrappiamo al gol non dato, perché con l’Empoli è successo il contrario. Ripeto un concetto: questa è una squadra che si salveremo. Giocheremo all’Archi per vincere la partita. Giocare per il pareggio non ci basta più».
Braglia e la continuità
Braglia analizza anche la mancanza di continuità di risultati. «Il gruppo del Cosenza è un gruppo che lavora bene. Chi resta fuori non è contento, ma fa parte del gioco. Per ciò che concerne la continuità dei risultati è preoccupante che quando meritiamo di vincere, pareggiamo. E quando è giusto un pari, perdiamo». Spazio alle questioni tecniche. «Il Cosenza accompagna poco l’azione. In area avversaria c’è solo Riviere e un altro calciatore. Gli avversari entrano in almeno quattro unità. Dobbiamo, anche a costo di violentare le nostre caratteristiche, entrare nei sedici metri altrui».
Necessità di punti
«Io cerco di far bene per il Cosenza – aggiunge Braglia -. Non è questione di moduli, ma di atteggiamento. A fondo non ci voglio andare perché sono il primo ad essere dispiaciuto della classifica». Il discorso scivola su Schiavi. «Ha bisogno di giocare, organizzeremo altre amichevoli perché ho bisogno di valutarlo ancora in dei test. Poi verrà preso in considerazione come gli altri, ma dopo 6 mesi fermo ci vuole un attimo di tempo. Lo rispetto tanto, sia chiaro».
Questione Pierini
Braglia per chiudere spiega la situazione di Pierini che, come noto, preferirebbe andare alla Cremonese. «Voleva giocare un po’ di più e aveva altre aspettative. Ha ricevuto un’offerta che lo attira, ma noi siamo stati chiari – chiude – Se a Cosenza arriverà un calciatore di pari valore o superiore, bene. Altrimenti resterà qua».