venerdì,Marzo 29 2024

Gratteri ai calabresi: «Continuate ad inondarci di denunce»

Nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il procuratore capo della procura di Catanzaro, Nicola Gratteri coglie l’occasione per ribadire un concetto già espresso altre volte: «Ai calabresi dico di continuare ad inondarci di denunce». Un passaggio significativo dopo la tempesta giudiziaria che ha travolto il distretto giudiziario di Catanzaro, pienamente coinvolto in inchieste di mafia e

Gratteri ai calabresi: «Continuate ad inondarci di denunce»

Nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il procuratore capo della procura di Catanzaro, Nicola Gratteri coglie l’occasione per ribadire un concetto già espresso altre volte: «Ai calabresi dico di continuare ad inondarci di denunce». Un passaggio significativo dopo la tempesta giudiziaria che ha travolto il distretto giudiziario di Catanzaro, pienamente coinvolto in inchieste di mafia e corruzione, coordinate dalla Dda di Salerno. Parliamo delle indagini su Eugenio Facciolla, Vincenzo Luberto e Marco Petrini. 

«A Catanzaro c’è un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ormai permanente. Nel 2016, quando mi sono insediato sull’ufficio di Procura pesava un arretrato di 16 anni. L’ultima ispezione ministeriale, oggi, conta 206 pagine di elogi. Non finirò mai di ringraziare, per questo, tutto il personale della Procura».

Inoltre, parole di ringraziamento anche per il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Domenico Introcaso: «La sua vicinanza ci ha aiutato a crescere, anche sul piano fisico, una Procura degna di questo nome che si sta estendendo con la nuova sede e con la nuova aula bunker». Gratteri infine ha anche auspicato un’equa redistribuzione del personale di polizia giudiziaria. «Nella procura di Catanzaro mancano 18 unità».

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