giovedì,Marzo 28 2024

Omicidio Vannini, la Cassazione: «Processo da rifare»

Omicidio Vannini, tutto da rifare. Lo ha stabilito oggi la Suprema Corte di Cassazione, annullando con rinvio la sentenza di secondo della Corte d’Assise d’Appello di Roma che aveva riqualificato il reato da omicidio volontario a omicidio colposo. Ci sarà dunque un appello per bis per la morte del giovane ragazzo romano, ucciso da un

Omicidio Vannini, la Cassazione: «Processo da rifare»

Omicidio Vannini, tutto da rifare. Lo ha stabilito oggi la Suprema Corte di Cassazione, annullando con rinvio la sentenza di secondo della Corte d’Assise d’Appello di Roma che aveva riqualificato il reato da omicidio volontario a omicidio colposo. Ci sarà dunque un appello per bis per la morte del giovane ragazzo romano, ucciso da un colpo di pistola una sera di maggio del 2015, mentre si trovata a casa della fidanzata a Ladispoli. Nel mirino è finita la famiglia Ciontoli e in particolare Antonio Ciontoli, imputato principale del processo romano.

Secondo la procura generale della Corte di Cassazione, infatti, Marco Vannini «non è morto per un colpo di arma da fuoco, ma è morto per un ritardo di 110 minuti nei soccorsi» della famiglia Ciontoli. «Il ritardo nel chiamare i soccorsi costituisce l’assunzione di una posizione di garanzia verso Vannini, presa da parte di Antonio Ciontoli e dai suoi familiari», ha concluso il procuratore generale dinanzi agli ermellini.

Articoli correlati