Gratteri: «Anche il Roggiano calcio acquistava la droga dai Presta»
Il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri ha illustrato i contenuti dell’inchiesta “Valle dell’Esaro” che stamane ha portato all’arresto di 45 persone, accusate (a vario titolo) di narcotraffico, spaccio di droga, minacce, estorsioni e favoreggiamento. Indagine condotta dalla Squadra Mobile di Cosenza che nel corso del periodo investigativo ha ripercorso tutte le fasi di approvvigionamento
Il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri ha illustrato i contenuti dell’inchiesta “Valle dell’Esaro” che stamane ha portato all’arresto di 45 persone, accusate (a vario titolo) di narcotraffico, spaccio di droga, minacce, estorsioni e favoreggiamento. Indagine condotta dalla Squadra Mobile di Cosenza che nel corso del periodo investigativo ha ripercorso tutte le fasi di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti che dalla provincia di Reggio Calabria arrivavano fino a Roggiano Gravina. Cocaina e marijuana che poi venivano smistate nei comuni limitrofi.
Le dichiarazioni di Nicola Gratteri
Nicola Gratteri, capo della Dda di Catanzaro, ha dichiarato che «ci siamo trovati davanti a un traffico di droga connotato da molta violenza, perché la famiglia che lo gestiva fa parte della ‘ndrangheta e quindi abbiamo molti episodi di pestaggi verso chi non pagava. Abbiamo verificato un traffico sistematico per quanto riguarda la provincia di Reggio Calabria che faceva arrivare nella Valle dell’Esaro ingenti quantitativi di droga e marijuana. La caratteristica è che in modo mafioso controllavano tutto il loro territorio. Nessuno poteva andare a prendere droga, se non facente parte di questa famiglia. C’era un controllo asfissiante della zona, che ha portato la squadra di calcio e l’allenatore del Roggiano Gravina ad acquistare la droga dai Presta».