domenica,Novembre 3 2024

Guccione tra sanità e Comunali di Cosenza: «Il Pd deve riorganizzarsi»

«Conclusa la fase delle elezioni regionali, il Pd ora scenda in campo per aprire una vera e propria vertenza Calabria mettendo al centro la sanità e la fine del commissariamento, lo sviluppo delle aree interne e per programmare concretamente un Piano straordinario per il lavoro. Torniamo tra la gente, nei territori attraverso l’azione quotidiana, occupandoci

Guccione tra sanità e Comunali di Cosenza: «Il Pd deve riorganizzarsi»

«Conclusa la fase delle elezioni regionali, il Pd ora scenda in campo per aprire una vera e propria vertenza Calabria mettendo al centro la sanità e la fine del commissariamento, lo sviluppo delle aree interne e per programmare concretamente un Piano straordinario per il lavoro. Torniamo tra la gente, nei territori attraverso l’azione quotidiana, occupandoci dei problemi delle persone e delle soluzioni da dare. Un percorso che ci deve portare, uniti, alla fase congressuale che non dovrà essere una “conta” o una sfida sugli assetti degli organigrammi, ma un’occasione per dare una speranza alla Calabria».

È quanto ha affermato il consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Guccione, nel corso del suo intervento oggi pomeriggio a Cosenza alla riunione del Circolo tematico del Pd “Salute, ambiente e territorio”. Presenti anche il segretario di Circolo Enzo Damiano, il commissario provinciale del Pd Marco Miccoli, il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci.

Guccione parla anche delle prossime Comunali di Cosenza

«Anche per la città di Cosenza, mancano quindici mesi alle elezioni amministrative. Non possiamo farci trovare impreparati. Già alle elezioni del 2011 – ha spiegato Carlo Guccione – una parte del Pd al ballottaggio dichiarò pubblicamente di non votare né per Occhiuto né per Paolini; in quelle del 2016, invece, a due giorni dalla presentazione delle liste ci siamo trovati senza un candidato a sindaco. Questo modo di gestire del Pd ha fatto in modo che Occhiuto potesse governare Palazzo dei Bruzi».

«La città ora rischia il baratro, il pesante fardello del dissesto finanziario di oltre 380 milioni di euro ci impone da subito di aprire una “Costituente delle idee” per aprire un confronto aperto, inclusivo di tutte quelle forze che vogliono lavorare a un’alternativa in questa città. Un’alternativa che sia in grado di dare una prospettiva di sviluppo e di crescita per Cosenza. Al bando, dunque, protagonismi, egemonie o pretese di primogenitura. Partiamo dalla città reale, dalle sue criticità, per proporre un progetto credibile che sia capace di creare un’alleanza ampia con tutte le realtà politiche e civiche che si renderanno disponibili». 

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