Ricettazione a Cosenza, imputata assolta: ecco la sentenza
Titolare di un'attività commerciale cinese assolta dal tribunale di Cosenza. L'accusa era di ricettazione, ma passa la linea difensiva.

Il tribunale di Cosenza, nella persona della dottoressa Formoso, ha assolto perché il fatto non sussiste la titolare di una attività commerciale accusata di ricettazione nonchè di aver messo in vendita materiale contraffatto. La donna di nazionalità cinese, difesa dagli avvocati Chiara Penna e Giorgio Loccisano, aveva, secondo la Guardia di Finanza, messo in vendita 3469 giochi raffiguranti personaggi di fantasia Walt Disney Hello Kitty e Spider-Man al fine di procurarsi un profitto pur conoscendone la provenienza illecita poiché merce oggetto di contraffazione secondo gli inquirenti.
Ipotesi sostenuta anche dalla procura che ne ha chiesto la condanna, ma smontata in dibattimento dai difensori. Gli avvocati Penna e Loccisano, infatti, evidenziando anche delle irregolarità al momento della perquisizione, avvenuta senza provvedere alla traduzione degli atti nella lingua dell’allora indagata, hanno rilevato come in ogni caso la donna non fosse a conoscenza della provenienza illecita del bene, che in verità contraffatto non era.
Gli oggetti, pur rappresentando dei personaggi di fantasia noti, non erano in grado per come raffigurati di ledere il bene della fede pubblica, poiché eventualmente dei falsi grossolani. Ipotesi accolta dal tribunale che mandava assolta la titolare dell’attività. La donna, infine, che non torna in Cina da circa un anno, così come i suoi familiari, non era presente in aula e non ha potuto partecipare alla sua udienza poiché è costretta a stare in casa a causa della paura immotivata della diffusione del coronavirus che sta mettendo a rischio diverse attività commerciali dei suoi connazionali.