Terremoto a Rende, parla l’Ingv: «Zona ad alta pericolosità sismica»
Scuole chiuse nei comuni vicini all’epicentro del terremoto che ieri pomeriggio ha terrorizzato la grande parte della popolazione, residente nell’area urbana di Cosenza. Il sisma ha causato piccole lesioni nei muri, ma nulla di preoccupante secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Cosenza. Intanto, il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e
Scuole chiuse nei comuni vicini all’epicentro del terremoto che ieri pomeriggio ha terrorizzato la grande parte della popolazione, residente nell’area urbana di Cosenza. Il sisma ha causato piccole lesioni nei muri, ma nulla di preoccupante secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Cosenza. Intanto, il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, Salvatore Stramondo spiega che, nei giorni precedenti al terremoto di ieri pomeriggio, «non abbiamo registrato alcuna scossa».
E’ noto a tutti che la zona della Valle del Crati, della Valle dell’Esaro e della Sila siano «alta pericolosità sismica, e in passato ci sono stati eventi importanti» dichiara Salvatore Stramondo. «Nel 1874 nell’area di Cosenza c’è stato un terremoto di magnitudo superiore a 6, così come, ben molto prima, nel 1184, ve ne fu uno nella Valle del Crati con una magnitudo stimata di 6.8». Le scosse di assestamento sono state di intensità molto bassa.
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