martedì,Febbraio 18 2025

Coronavirus, lombardi e veneti obbligati a scendere dalla nave a Dubai

Se l’Italia cerca di mantenere la calma e di convincere gli Stati confinanti dell’ottimo livello del sistema sanitario nazionale, che è in grado di far fronte all’emergenza coronavirus, dall’altra parte del mondo gli italiani sono trattati come dei soggetti pericolosi. E’ successo a un gruppo di sei persone, residenti in Lombardia, e ad alcuni veneti,

Coronavirus, lombardi e veneti obbligati a scendere dalla nave a Dubai

Se l’Italia cerca di mantenere la calma e di convincere gli Stati confinanti dell’ottimo livello del sistema sanitario nazionale, che è in grado di far fronte all’emergenza coronavirus, dall’altra parte del mondo gli italiani sono trattati come dei soggetti pericolosi. E’ successo a un gruppo di sei persone, residenti in Lombardia, e ad alcuni veneti, obbligati a scendere dalla nave da crocevia perché provenienti dalle regioni in cui sono presenti i “focolai del virus“.

Lombardi e veneti “isolati” a Dubai

Tutto inizia domenica scorsa, quando il gruppo della Lombardia, composto da sei persone, si imbarca all’aeroporto di Malpensa per dirigersi a Dubai. Ad attenderli nella Capitale del lusso mondiale, c’è la nave da crociera che porterà i turisti fino in Oman. Fin qui, tutto tranquillo. Ma alcune ore prima della partenza, il personale a bordo spiega ai croceristi lombardi e veneti che il loro viaggio è finito. Così, gli italiani vengono allontanati dalla nave e “parcheggiati” in un albergo di Dubai, in attesa di ricevere nuove comunicazioni. Le informazioni rimangono frammentarie fino a questa mattina, quando l’organizzazione della nave da crociera spiega ai turisti lombardi e veneti che saranno rimpatriati nella giornata di sabato. Nel frattempo, possono girare liberamente a Dubai.

Il coronavirus terrorizza il mondo (e Dubai)

Gli effetti del coronavirus nel mondo sono devastanti. Gli italiani residenti in Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, Toscana e Trentino Alto Adige non sono tutti contagiosi, perché come dimostrano i dati in possesso della comunità scientifica questa infezione causa la morte solo nel 3% dei casi. E’ necessario, dunque, che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e il capo del Governo, Giuseppe Conte si facciano sentire nelle sedi opportune, affinché gli italiani che girano il mondo non siano isolati dai Paesi che intendono visitare.

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