Assenteismo all’Asp, l’ex sindaco Licursi patteggia la pena
Gennaro Licursi, ex sindaco di Scalea, ha patteggiato la pena a due anni di reclusione per il reato di truffa aggravata nei confronti dell’Asp di Cosenza. La procura di Paola, coordinata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, aveva aperto un’inchiesta sul medico che, in qualità di responsabile del servizio di continuità assistenziale 118 e delle Guardie
Gennaro Licursi, ex sindaco di Scalea, ha patteggiato la pena a due anni di reclusione per il reato di truffa aggravata nei confronti dell’Asp di Cosenza. La procura di Paola, coordinata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, aveva aperto un’inchiesta sul medico che, in qualità di responsabile del servizio di continuità assistenziale 118 e delle Guardie Mediche del Distretto Asp del Tirreno, negli orari di lavoro si recava a Diamante per incontrare una donna.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza, hanno accertato le condotte illecite di Gennaro Licursi che, di fronte alle prove schiaccianti, ha deciso di avanzare richiesta di patteggiamento al gip del tribunale di Paola. Dopo il parere favorevole della procura di Paola, è arrivata la sentenza. Tuttavia, altri dipendenti dell’Asp, in servizio presso il Distretto del Tirreno, sarebbero indagati per le medesime ipotesi di reato. Gennaro Licursi è difeso dall’avvocato Luigi Crusco.