sabato,Settembre 7 2024

Asp, la “rivoluzione” di Zuccatelli conquista Guccione

Il nuovo commissario dell’Asp, Giuseppe Zuccatelli? Un rivoluzionario, parola di Carlo Guccione. I due hanno partecipato oggi a una riunione convocata dallo stesso Zuccatelli sulla Chirurgia degli Spoke Paola-Cetraro e Corigliano-Rossano. E il consigliere del Pd è rimasto così colpito dalla disponibilità all’ascolto del padrone di casa da riservargli parole al miele. «Non posso non

Asp, la “rivoluzione” di Zuccatelli conquista Guccione

Il nuovo commissario dell’Asp, Giuseppe Zuccatelli? Un rivoluzionario, parola di Carlo Guccione. I due hanno partecipato oggi a una riunione convocata dallo stesso Zuccatelli sulla Chirurgia degli Spoke Paola-Cetraro e Corigliano-Rossano. E il consigliere del Pd è rimasto così colpito dalla disponibilità all’ascolto del padrone di casa da riservargli parole al miele. «Non posso non apprezzare l’approccio del neocommissario. Prima di decidere il da farsi ha voluto ascoltare i direttori dei presidi, medici, tecnici e rappresentanze istituzionali, sindaci e consiglieri regionali. Un metodo “rivoluzionario” dopo una gestione commissariale di dieci anni, in cui le decisioni erano calate dall’alto senza tener conto della reale situazione e degli eletti dai cittadini». Guccione giudica proficua la riunione e ipotizza possa portare a soluzioni condivise. Ma ricorda che «è bene affrontare al più presto la questione Chirurgia». E, soprattutto, «i problemi di fondo che rischiano di far collassare la sanità, considerando l’emergenza Coronavirus».

L’Asp di Cosenza ai tempi del coronavirus

«Ho informato Zuccatelli che gli ospedali Spoke della provincia di Cosenza rischiano ogni giorno di non poter fornire i servizi ospedalieri necessari: si è costretti per mancanza di personale ad accorpare e chiudere interi reparti. Addirittura, all’Ospedale Spoke di Castrovillari bisogna ancora attivare 96 posti letto per acuti, su 226 previsti. In provincia di Cosenza, negli ospedali Hub e Spoke, i posti letto che non sono stati attivati sono oltre 350 rispetto a quelli previsti. È stato disatteso e non applicato il Decreto commissariale (64/2016) sulla riorganizzazione ospedaliera. È rimasto solo sulla carta e non corrisponde alle reali esigenze del territorio di tutta la provincia di Cosenza», riferisce il consigliere regionale.

Le soluzioni per l’Asp ci sarebbero, ma devono essere rapide. Ora urgono «le figure professionali necessarie a garantire i Lea attraverso l’attivazione dei posti letto per acuti e la riapertura dei reparti chiusi o accorpati. Servono nuove assunzioni e risorse aggiuntive per dotare gli ospedali Spoke di tutta la tecnologia e la strumentazione sanitaria necessaria alla continuità assistenziale». Ma se gli ospedali piangono, la sanità territoriale non ride. Nonostante la disponibilità economica «ancora nessuna delle cinque case della salute previste nella provincia di Cosenza risulta realizzata. Case della salute che dovrebbero essere un punto di riferimento importante per i cittadini ed eviterebbero lunghe code nei Pronto soccorso».

Palla al ministro Speranza, le risorse ci sono

Guccione chiede a Zuccatelli di informare il ministro Speranza, visti i buoni rapporti tra i due. E spera che così quest’ultimo intervenga subito, «visto che il Coronavirus rischia di mettere in serie difficoltà la sanità pubblica regionale, stremata dal commissariamento e dallo sciagurato Decreto Calabria». Non sarebbe un problema di quattrini, secondo il democrat. Le risorse – spiega – ci sono: «Lo Stato, dal 2016 ad oggi, ha trattenuto il 3% ogni anno di circa 3,5 miliardi di risorse che trasferisce alla Calabria per il servizio sanitario regionale. Questo “tesoretto” sottratto ai calabresi dovrebbe finanziare gli interventi urgenti e necessari a garantire, soprattutto in questo momento delicatissimo, l’assistenza sanitaria e il diritto alla salute. È necessario garantire un reale ed efficace coordinamento nell’affrontare l’emergenza Coronavirus in Calabria. La governance tra Regione, Dipartimento Salute, commissari per il Piano di Rientro e commissari di Asp e Ao deve essere più efficace e operativa».

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