“Valle dell’Esaro”, il Riesame di Catanzaro revoca una misura
Buone notizie per uno degli indagati dell’inchiesta “Valle dell’Esaro”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Il tribunale del Riesame di Catanzaro, nei giorni scorsi, ha revocato la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, applicata dal gip di Catanzaro al commerciante Massimiliano Mungo, accusato di aver intestato schede fittizie ai presunti narcotrafficanti di Roggiano
Buone notizie per uno degli indagati dell’inchiesta “Valle dell’Esaro”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Il tribunale del Riesame di Catanzaro, nei giorni scorsi, ha revocato la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, applicata dal gip di Catanzaro al commerciante Massimiliano Mungo, accusato di aver intestato schede fittizie ai presunti narcotrafficanti di Roggiano Gravina.
In sede di valutazione dell’ordinanza di custodia cautelare, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro aveva escluso l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, riqualificando l’ipotesi di reato in favoreggiamento. Tuttavia, in sede di Riesame gli avvocati Roberto Romei e Martina De Giacomo hanno ribaltato totalmente le contestazioni mosse dalla procura antimafia di Catanzaro, ottenendo l’annullamento della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, consentendo al commerciante di seguire l’iter processuale a piede libero. Accuse, dunque, crollate anche davanti al Tdl.
- Tags
- Narcotraffico