Ugl Sanità: «Nessuna protezione per i medici di Cosenza»
L’Art.2 del DPCM prevede l’uso del DPI (Dispositivi di Protezione Individuali) del personale sanitario. Sono trascorsi molti giorni da quel Decreto e ogni minuto, ogni ora, ogni giorno rappresentano anche l’andamento del contagio. A tutt’oggi nelle corsie dei nostri Ospedali, ribadisco ancora, dove quelli che vengono definiti “eroi”, ma aggiungo non immuni ed immortali, si ritrovano a
L’Art.2 del DPCM prevede l’uso del DPI (Dispositivi di Protezione Individuali) del personale sanitario. Sono trascorsi molti giorni da quel Decreto e ogni minuto, ogni ora, ogni giorno rappresentano anche l’andamento del contagio. A tutt’oggi nelle corsie dei nostri Ospedali, ribadisco ancora, dove quelli che vengono definiti “eroi”, ma aggiungo non immuni ed immortali, si ritrovano a diretto contatto con pazienti ed a diretto contatto tra loro colleghi, denunciano la mancanza di DPI. È così che il tilt del nostro sistema, sarà vicino, se oggi stesso non saranno forniti i DPI. Inutile programmare nuove assunzioni di medici ed operatori sanitari, se quelli in essere non vengono tutelati.
Mi appello poi, ai Primari ed ai Direttori Sanitari dei nostri Nosocomi: Come disposto dall’Ordinanza Regionale del 10/03/2020 per la prevenzione e gestione dell’Emergenza COVID-19, nella quale è prevista la sospensione dei ricoveri ordinari, ad oggi, purtroppo, qualcuno non si sta attenendo a quanto disposto. Questo non è accettabile in quanto non si attiene all’importanza dell’Ordinanza, sia in termini di posti letto a disposizione da tutelare, sia per quanto appena denunciato sopra, la mancanza di mascherine e camici monouso. È un momento difficile e delicato, ognuno è chiamato alla Responsabilità individuale che, molto spesso, è destino altrui. (*Segretario Provinciale di Cosenza – UGL SANITÀ)