Emergenza Coronavirus, il comune di Rende in prima linea
Non si ferma la catena della solidarietà che in questi giorni attraversa le vie dell’area urbana in soccorso di chi ha più bisogno. Diverse associazioni di volontariato si sono messe infatti in moto per garantire un pasto caldo e generi di prima necessità alle famiglie che in questa situazione di emergenza sono impossibilitate a poterlo
Non si ferma la catena della solidarietà che in questi giorni attraversa le vie dell’area urbana in soccorso di chi ha più bisogno. Diverse associazioni di volontariato si sono messe infatti in moto per garantire un pasto caldo e generi di prima necessità alle famiglie che in questa situazione di emergenza sono impossibilitate a poterlo fare.
“Come dovere morale, prima che istituzionale – ha affermato il sindaco Marcello Manna- abbiamo concertato con l’assessore alle politiche sociali Annamaria Artese di attivarci per diffondere anche attraverso i nostri canali istituzionali l’appello lanciato da queste ragazze e ragazzi che ci dimostrano come oggi più che mai la cura di se stessi debba coincidere con quella degli altri”.
Dopo la pubblicazione da parte del comune di Rende e sui social, della lista a cui chiedere aiuto le richieste si sono moltiplicate dall’oltre Campagnano sino alla statua di Telesio.
“Stiamo distribuendo circa centocinquanta pasti al giorno e alimenti in scatola –ha dichiarato Francesco Chiarello operatore della Terra di Piero- ma i numeri sono destinati a crescere”.
È per questo che le associazioni hanno stilato una lista di generi alimentari necessari a non fermare la catena della solidarietà. In tanti hanno già risposto all’appello e non solo cittadini: anche diverse ditte si sono prodigate affinché possa continuare ad essere garantito questo servizio. Sardanelli, Torre di Mezzo, Optimo, Calderaro, Lidl, Coop, Caffè Aiello, Banco alimentare solo per citarne qualcuno che in maniera completamente gratuita ha messo a disposizione le proprie materie.
E sono arrivate anche le mascherine di stoffa da parte dell’attività commerciale Piazza di Spagna e di alcune sarte dell’area urbana che hanno cucito le protezioni necessarie a permettere la consegna di pasti e spesa. Anche l’Università della Calabria si è resa disponibile, attraverso il professore Vincenzo Pezzi, della consegna del liquido disinfettante.
“Quello a cui stiamo assistendo –ha concluso il primo cittadino Marcello Manna è un vero e proprio miracolo di fratellanza e ci aiuta a sperare che, superato questa emergenza, torneremo ad essere più uniti. Solo insieme possiamo farcela”.
Per chi volesse dare il proprio contributo si potranno contattare le associazioni, oltre a consultare l’elenco dei generi di prima necessità che servono, sul sito istituzionale del comune di Rende.