giovedì,Marzo 28 2024

Serie A e Serie B vogliono un taglio di 4 mensilità. L’AIC: «Proposta vergognosa»

Si sono guardati bene dallo scrivere le cifre che ogni singola società potrebbe perdere dallo stop definitivo ai campionati. Hanno ritenuto che fosse un vantaggio per la controparte. In tempi di Coronavirus la controparte è l’Assocalciatori di Damiano Tommasi, che ha definito «vergognose» le idee maturate. Cronaca di due assemblee, quella di Serie A dove

Serie A e Serie B vogliono un taglio di 4 mensilità. L’AIC: «Proposta vergognosa»

Si sono guardati bene dallo scrivere le cifre che ogni singola società potrebbe perdere dallo stop definitivo ai campionati. Hanno ritenuto che fosse un vantaggio per la controparte. In tempi di Coronavirus la controparte è l’Assocalciatori di Damiano Tommasi, che ha definito «vergognose» le idee maturate. Cronaca di due assemblee, quella di Serie A dove si è trovata la quadra tra i presidenti sulle sforbiciate da effettuare, e quella di Serie B sempre più guardinga. Ma è proprio tra i cadetti che si annidano le difficoltà maggiori e dove sarà impossibile evitare la contrattazione singola. Gli stipendi, rispetto al massimo campionato, sono molto più bassi: non si può applicare pertanto una percentuale universale di decurtazione. Lo sperano invece Guarascio e i suoi colleghi, presi come non mai a sistemare i bilanci e a colmare le perdite non preventivate.

Serie A e Serie B, le percentuali sul tavolo

In Serie A e Serie B le percentuali sono simili. In caso di mancata ripresa delle ostilità Lazio, Inter e gli altri club meno la Juventus, non corrisponderebbero quattro mensilità. Se si dovesse arrivare invece all’ultima giornata, gli stipendi risparmiati sarebbero due. Scendendo di categoria, invece, il Cosenza e gli altri sodalizi puntano almeno al 30%. Ma in molti vorrebbero strappare qualcosa in più. Ieri non è stato emesso alcun comunicato stampa perché evidentemente non c’era l’unanimità su ogni punto. Tutti i club, ad ogni modo, hanno assicurato un ampio sostegno a Mauro Balata che si interfaccerà con Figc e Coni. L’ostacolo è l’AIC che non ha la minima intenzione di lasciare soli i calciatori. Anche in questo periodo le società controllano gli allenamenti degli atleti e a marzo ci si è anche allenati…