Il Riesame la scarcera, ma deve rimanere in quarantena obbligatoria
Una donna di Bisignano, A. d. B., torna libera. Il suo legale, l’avvocato Guido Siciliano, non aveva voluto rinunciare all’udienza d’appello fissata davanti al Tribunale del Riesame di Catanzaro, nonostante la pandemia. Aveva chiesto ed ottenuto che si celebrasse l’udienza a carico della propria assistita che, causa del suo stato di detenzione agli arresti domiciliari,
Una donna di Bisignano, A. d. B., torna libera. Il suo legale, l’avvocato Guido Siciliano, non aveva voluto rinunciare all’udienza d’appello fissata davanti al Tribunale del Riesame di Catanzaro, nonostante la pandemia. Aveva chiesto ed ottenuto che si celebrasse l’udienza a carico della propria assistita che, causa del suo stato di detenzione agli arresti domiciliari, rientrava nei casi urgenti. Sebbene una sua eventuale scarcerazione, in realtà l’avrebbe comunque costretta a rimanere rinchiusa in casa per ordine del Governo. La donna è imputata per atti persecutori, 612 bis c.p., contro la suocera e la sorella della marito.
In un primo momento era stata attinta dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle parti offese poi, a causa di una nuova denuncia, veniva aggravata la sua posizione e posta agli arresti domiciliari. Nel processo, dopo aver sentito alcuni testimoni, tra cui il marito, che avevano in qualche modo ridimensionato il quadro accusatorio, veniva richiesta la sua scarcerazione ovvero l’attenuazione della misura. Richiesta rigettata che costringeva il suo avvocato a presentare appello al Tribunale della Libertà di Catanzaro.
I giorni passavano in attesa della fissazione della udienza. L’imputata era sempre più impaziente, sebbene le venisse ricordato che oramai tutta l’Italia si trovava praticamente agli “arresti casalinghi”. Finalmente veniva deciso il giorno, in piena emergenza coronavirus. Cosa fare rinviare il processo oppure chiedere la sua celebrazione? Anche se l’eventuale scarcerazione in periodo di quarantena, avrebbe cambiato di poco il suo stato.
Udienza fissata quindi con la presenza esclusiva del proprio legale con tutte le cautele del caso. Oggi la decisione. Libera, non più agli arresti domiciliari. La felicità in tali momenti non cambia, si è liberi sebbene rinchiusi in casa per proteggere la propria salute.