sabato,Ottobre 5 2024

Rende, rinviata la riapertura del mercato di Via Parigi

Niente riapertura del mercato di Via Parigi a Rende. Ieri il sindaco Manna, beccandosi anche le perplessità dell’opposizione, aveva firmato l’ordinanza. Oggi arriva la parziale frenata e il rinvio perché Cicas e Coldiretti hanno evidenziato di non essere ancora operative. «Abbiamo deciso di accogliere le loro istanze – ha detto l’assessore Domenico Zicarelli -. Per

Rende, rinviata la riapertura del mercato di Via Parigi

Niente riapertura del mercato di Via Parigi a Rende. Ieri il sindaco Manna, beccandosi anche le perplessità dell’opposizione, aveva firmato l’ordinanza. Oggi arriva la parziale frenata e il rinvio perché Cicas e Coldiretti hanno evidenziato di non essere ancora operative. «Abbiamo deciso di accogliere le loro istanze – ha detto l’assessore Domenico Zicarelli -. Per motivi di natura organizzativi abbiamo optato per rimandare l’apertura ai prossimi giorni».

Mercato a Rende, garantire massima sicurezza

«Dobbiamo garantire le norme di distanziamento sociale che l’emergenza sanitaria richiede – aggiunge l’assessore -. Per farlo, è necessario adottare tutte le precauzioni del caso e seguirle scrupolosamente». La scelta di aprire alle sole attività alimentari la vasta area del mercato di Rende era stata sollecitata proprio dalle associazioni di categoria. «Molte attività commerciali sono state sospese – dice Zicarelli -. Tuttavia resta attiva, e non potrebbe essere altrimenti, la filiera alimentare. Abbiamo quindi, come sappiamo, regole che ci permettono di accedere a supermercati e affini in sicurezza. Un mercato all’aperto organizzato secondo le più attente norme, è infatti consentito allo stesso modo di un supermercato. Indispensabile resta provvedere a quelle misure di distanziamento che permettono di proteggere clienti ed esercent».

«Sosteniamo l’agricoltura del territorio»

Quando saranno messi a punto il numero degli esercenti e delle relative postazioni di vendita «allora potremmo stabilire il flusso di utenti. Questo avendo noi un’area sufficientemente vasta da consentire il mantenimento della distanza e la libera circolazione di un numero regolamentato di utenti. Sarebbe garantito sempre il controllo attento dell’ingresso e dell’uscita, sempre per il rispetto dell’ordine e del numero delle persone presenti. Queste dovranno indossare rigorosamente i presidi sanitari necessari per proteggersi, avremmo la possibilità di fornire un luogo persino più ampio, percorribile e sicuro dei locali al chiuso». L’emergenza oltre a quella sanitaria è divenuta anche economica. Proprio i piccoli produttori sono quelli che nel settore agroalimentare sono più sofferenti. Sostenere l’agricoltura e la rete di contadini ha anche implicazioni di salvaguardia dell’ambiente. Oltre che dei prodotti di qualità che questa filiera riesce ancora a garantire» ha concluso l’assessore alle attività produttive.

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